UN SORRISO DAI BAMBINI CURDI-ARABI-ARMENI-ASSIRI-YAZIDI

di Silvana Barbieri

12 ottobre 2024

Finalmente, una buona notizia, di quelle che ci fanno respirare, che regalano un soffio di speranza.  Viene da Derik, cantone di Cizire, distretto di Mardin, provincia sudorientale della Turchia -abitata prevalentemente da curdi e, perciò, perseguitata dal governo centrale – dove  si pratica la convivenza pacifica e collaborativa tra le diverse etnie presenti sul territorio all’interno del progetto più grande del Confederalismo democratico. In quel capoluogo di provincia di poco più di 50.000 abitanti – uno tra i confini più pericolosi di quel Medio oriente in fiamme, quello con la Siria – un gruppo di bambini, adolescenti, ragazze e ragazzi hanno trascorso una estate bellissima, imparando a usare il linguaggio universale della musica, a scrivere sceneggiature, a fare riprese cinematografiche, a recitare.  

Poiché siamo convinti che ci vuole immaginazione, e anche allegria, per  cambiare il mondo abbiamo abbracciato il progetto che ci veniva proposto. Già, perché il desiderio di quei ragazzi era grande ma bisognava comprare gli strumenti ed è qui che entriamo in campo noi come Fonti di pace e questi che vi raccontiamo sono i risultati.

I nostri interlocutori (senza il loro impegno nulla sarebbe stato possibile) per il progetto Scuola Estivo di Teatro e Musica di Rojava sono stati: il movimento culturale TEVÇAND Mezopotamya Komina Şano (Teatro)TEV-ÇAND Mesopotamia organizza cinema, teatro, musica, danza e pittura nella Siria del Nord-Est, collabora con gli artisti e li sostiene nella produzione delle loro opere artistiche. La TEV-ÇAND sostiene, inoltre, istituzioni come Komuna Filma Rojava (Cinema), Hunergeha Welat (Music), Komuna Şano (Teatro), Pargin (Dengbej), incoraggia e sostiene le attività educative e artistiche per bambini, donne e giovani in diversi province e distretti. Ai corsi hanno partecipato studenti multietnici, in particolare curdi, arabi, armeni, assiri e yazidi. A tutt@ sono stati forniti i materiali necessari per le lezioni e le necessità di base, come libri, quaderni e penne. È stato noleggiato un veicolo per accompagnare i bambini nel percorso casa scuola. Sono stati stabiliti rapporti con le famiglie dei bambini e dei ragazzi e ci si è assicurati che sostenessero i loro figli nell’impegno. Sono stati forniti, inoltre, i materiali tecnici necessari per le attività, il carburante per il generatore e per il veicolo noleggiato e sono state soddisfatte anche esigenze logistiche come cibo-bevande e merende. 

La scuola estiva si è tenuta presso il Centro Culture e di Arte di Dicle, è iniziata il 1° giugno 2024 e si è conclusa, dopo tre mesi, il 1° settembre 2024 con le esposizioni dei prodotti creati dagli studenti e le loro performance artistiche. 

Nell’ambito del progetto di scuola estiva sono state svolte lezioni di scrittura della sceneggiatura, recitazione e regia nel campo dell’arte teatrale; nonché, lezioni di canto, di strumenti, del coro, delle note, dei ritmi e dello studio nel campo della musica. 

All’inizio, la scuola era programmata solo per giovani con attitudine a diventare insegnati di cultura e di arte ma l’entusiasmo suscitato da un corso per la creazione di gruppi teatrali, sostenuto anche questo da Fonti di pace, tenutosi durante l’anno scolastico, aveva talmente attirato l’interesse dei ragazzi da far sì che alle iscrizioni si fossero presentati un gran numero di aspiranti. Alla fine, in totale, sono stati formati 74 studenti di cui 22 per teatro, 52 per la musica. Il progetto è stato gestito da 4 insegnanti (1 insegnante di teatro, 1 insegnante di sceneggiatura, 1 insegnante di musica, e 1 insegnante per l’organizzazione) che hanno tenuto lezioni regolari per 3 mesi. Sono state realizzate scenografie e costumi per il teatro, per i gruppi musicali sono stati preparati costumi speciali da indossare durante le rappresentazioni teatrali e i concerti musicali. Tutto il lavoro è stato registrato e girato da un team speciale di 5 persone con l’obiettivo di realizzare un film documentario. Per alcuni spettacoli e per il film documentario sono state effettuate registrazioni sonore e musicali in appositi studi musicali. 

Il lavoro teatrale dei bambini è diventato una recita in stile fiaba dove tutti hanno riso e si sono molto divertiti a seguire le vicende di un bambino pigro che si trasforma in volpe e della sua lotta per tornare bambino. I più grandicelli, invece, hanno messo in scena una commedia, con musica e cori di bambini, che raccontava il cambiamento dello stile di vita di un giovane che dal villaggio si trasferisce in città per studiare e dell’importanza di poter ricevere una istruzione propria nella lingua madre. Tema decisivo in quell’aria del mondo dove il presidente turco Erdogan nella sua ansia di “integrazione” vorrebbe, come ha sempre fatto, limitare, se non proibire del tutto, l’uso della lingua curda. E, come si sa, una lingua è parte integrante dell’identità di un popolo.

I bambini e i giovani si sono esibiti dal vivo due volte. La prima, nella città di Rîmêlan alla fine di agosto in occasione del 9° Festival dei bambini con la partecipazione di 26 gruppi artistici provenienti da molte province e distretti. La seconda, il 1° settembre presso il Centro Culturale e di Arte di Dicle a Dêrik. Al termine dell’evento di Dêrîk, TEV-ÇAND Mezopotamya ha consegnato i certificati ai bambini e ai giovani che hanno partecipato al progetto di scuola estiva. Inoltre, i bambini hanno partecipato a un programma radiofonico regionale, Dicle FM, dove hanno cantato le canzoni e hanno raccontato della loro esperienza di scuola. 

Insomma, il corso è stato una festa, non solo per chi vi ha seguito le lezioni ma per la popolazione tutta. Durante i fine settimana, infatti, sono state organizzate anche attività artistiche a cui hanno partecipato gli studenti e le loro famiglie. Quindici eventi – 8 spettacoli teatrali, 3 proiezioni di film, 1 spettacolo di stand-up, 1 serata per i dengbej e partecipazione al festival dei bambini e all’evento di consegna di certificazione –  organizzati gratuitamente n sale e nei parchi pubblici della città, hanno partecipato migliaia di persone.

In breve, il progetto, in tutti i suoi aspetti, si è rivelato molto importante e utile. Non ne hanno beneficiato solo i bambini e i giovani, ma l’intera comunità della zona, che si trova sotto attacco sia fisico che culturale. Così ci scrive il Comitato Organizativo della Scuola Estiva de Teatro e Musica 5 settembre: “ A nome di TEV-ÇAND Mezopotamya Komina Şano (Teatro) vi ringraziamo ancora una volta, con tutta la nostra sincerità, per aver dato la possibilità di realizzare questo meraviglioso progetto, che ci è stato richiesto da altre città, e ringraziamo anche tutte le persone che l’hanno coordinato dall’Europa per facilitarlo, nonostante gli ostacoli tecnici”. 

 Un progetto, questo della scuola estiva, delicato e bellissimo che ha raggiunto obbiettivi importanti come permettere a giovani e bambini di gruppi etnici e religiosi diversi di condividere i valori e le ricchezze culturale delle diverse etnie imparando a ridere e giocare insieme, l’unica speranza di pace possibile per il Medio Oriente. CI hanno chiesto di continuare ad aiutarli e, con voi, lo faremo.

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