Per ascoltare l’audio di oggi, 22 ottobre 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 287 (1538)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Secondo fonti mediche, dall’alba sono state uccise 64 persone nei bombardamenti israeliani su Gaza, 51 delle quali nella parte nord.

Nel nord della Striscia prosegue lo sterminio dei civili palestinesi. A Jebalia, i soldati demoliscono le case quartiere per quartiere, ammassano la popolazione in mezzo ai ruderi, separano uomini dalle donne e bambini. Ammanettano i maschi di età maggiore di 16 anni e li portano via, denudati, bendati e con le mani legate dietro la schiena. Alle donne vengono impartiti gli ordini di evacuazione verso sud, sotto la minaccia dei mitra. Lunghe file di uomini e donne vanno verso un destino segnato. Come i deportati ebrei nella seconda guerra mondiale per mano dei nazisti. Come allora, il mondo ha guardato dall’altra parte. Ma attualmente, nessuno potrà dire che non sapeva.

l nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Situazione umanitaria

Il direttore dell’ospedale “Kamal Adwan”, dott. Hossam Abu-Saffie, ha dichiarato che “la situazione della struttura è al collasso. Non ci sono unità di sangue per le trasfusioni e molti feriti sono morti per l’impossibilità di soccorrerli. Per le strade ci sono molti feriti che non è stato possibile trasportarli a causa dei cecchini e droni israeliani e sono morti in totale abbandono”. Il medico palestinese ha chiesto corridoi umanitari per l’ingresso di cibo a sanitari e malati. “Il nostro personale lavora senza cibo e senza sonno a causa dei bombardamenti continui attorno all’ospedale. È una guerra genocida che prende di mira la gente e chi non viene ucciso, gli impedisce di curarsi. Le organizzazioni internazionali, con le quali siamo in contatto, non hanno potuto fare nulla a causa della determinazione dei generali israeliani a completare la loro soluzione finale”.

Libano

I bombardamenti israeliani di ieri hanno toccato la capitale Beirut, Baalbek e Sour (Tiro), oltre a tutta la fascia lungo la linea di demarcazione.

Il ministero della sanità libanese ha informato che il numero degli uccisi nei bombardamenti, dall’inizio dell’invasione israeliana, è di 2.483 civili e i feriti 11.628.

A Parigi, si apre il 24 ottobre la conferenza per il sostegno al Libano. L’ordine del giorno è la fornitura di aiuti umanitari alla popolazione libanese e sostegno al governo di Beirut. La Francia, potenza ex coloniale, ha perso molta influenza in Libano a causa dell’intraprendenza diplomatica di Washington, che mira a subentrare a Parigi nel ruolo di “protettore” interessato. A latere della conferenza, affermano fonti francesi, si discuterà di una soluzione negoziata del conflitto in corso, per la completa applicazione della risoluzione ONU.

Blinken è in viaggio nella regione. Visiterà Israele, Libano, Egitto, Qatar, Giordania e Arabia Saudita. La sua missione annunciata è quella di trovare un accordo per un cessate il fuoco a Gaza e Libano e lo scambio di prigionieri.  

Prigionieri

Secondo la piattaforma statunitense Axios, il dipartimento di Stato USA sta studiando rapporti sul comportamento dell’esercito israeliano nei confronti dei prigionieri di guerra palestinesi catturati a Gaza. Fonti statunitensi e israeliane coincidenti hanno affermato che l’unità militare oggetto delle indagini sulle sevizie compiute, potrebbe essere elencata nella lista nera. L’ambasciata USA in Israele ha consegnato al ministero a Washington un rapporto dettagliato sulle infrazioni gravi compiute nei confronti dei detenuti palestinesi nel deserto, con l’uso di torture, sevizie, stupri sessuali e umiliazioni.

Il quotidiano israeliano Haaretz aveva svelato che un gruppo di soldati hanno sodomizzato un prigioniero palestinese nel campo di concentramento di Sdi Tieman, nel deserto del Negev. Mentre compivano quella tortura, i soldati si sono coperti il viso, per non farsi riprendere dalle videocamere. Quando la magistratura militare ha tentato di arrestarli, centinaia di sostenitori del ministro Ben Gvir hanno invaso la caserma dove erano riuniti i giudici militari per impedire l’arresto dei 9 imputati. Non è stata presentata nei loro confronti nessuna accusa e attualmente questi torturatori si trovano agli arresti domiciliari.

In un rapporto, l’ente palestinese per la protezione dei detenuti politici ha denunciato i maltrattamenti quotidiani ai quali sono sottoposti i detenuti nelle carceri israeliane. Sono le testimonianze dei detenuti rivelate agli avvocati che sono riusciti a visitarli, dopo tanto tempo di divieti. “Gli aguzzini sparano lacrimogeni nelle celle affollate, senza che vi sia nessuna ribellione da parte dei detenuti. Aggressioni con bastoni all’interno delle celle e durante gli interrogatori. Colpiscono sui genitali, sulla testa, ginocchi e caviglie. L’intento chiaro dei responsabili di queste torture è quello di lasciare menomazioni permanenti, senza uccidere, per non subire indagini”, ha detto un avvocato palestinese.

Brigate Qassam hanno comunicato che “una donna prigioniera nelle loro mani è morta in condizioni misteriose”. La fonte ha anche aggiunto che è in corso un’indagine per capire le circostanze che hanno portato al decesso. “Non riveliamo il nome della donna ed il luogo del decesso, per motivi di sicurezza”. È un annuncio di estrema gravità per l’incertezza delle informazioni. Non è chiaro se la notizia è falsa e l’annuncio serve per ottenere maggiori pressioni dei parenti degli ostaggi sul governo Netanyahu, oppure la notizia è vera. In questo caso le ipotesi sono due: la morte sarebbe avvenuta in un bombardamento israeliano oppure per una vendetta dei suoi guardiani.   

Cisgiordania e Gerusalemme est

A Jenin, un gruppo militare travestito con abiti civili ha sequestrato un ragazzo minorenne. L’operazione è avvenuta vicino all’ospedale pubblico di Jenin ed è stata eseguita da tre gruppi in altrettante auto. Le videocamere di sorveglianza nella zona hanno svelato le dinamiche dell’agguato. L’esercito israeliano non ha ancora fornito il nome del ragazzo e quali siano le accuse a lui imputate.

Le autorità di occupazione hanno emesso ordini di allontanamento dalla moschea di Al-Aqsa per due anziani, un uomo e una donna, che per sei mesi non potranno accedere al luogo di culto musulmano. Abu Bakr Shimi (66 anni) e Nefissa Khweis (69 anni) non hanno compiuto nessun reato. Compivano i loro riti religiosi all’interno della moschea, dove da diversi mesi la presidiavano giorno e notte. Questi provvedimenti lesivi della libertà di culto avvengono mentre le forze militari israeliane proteggono le profanazioni dei luoghi sacri musulmani da parte dei coloni ebrei.

Siria

Un drone ha lanciato un missile disintegrando un’auto a Damasco. L’operazione è avvenuta nel quartiere Mizza, dove hanno sede molte ambasciate e ministeri governativi. Secondo il portavoce dell’esercito israeliano, è stato preso di mira e ucciso il responsabile delle finanze di Hezbollah.

Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, sette mesi e 27 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

Il conflitto israelo-palestinese non è cominciato il 7 ottobre. Per non dimenticare Sabra e Chatila. Ecco i contributi di Jean Genet,  Giovanni Torres La Torre, Stefania Limiti, Michele Cannaò, Dirar Tafeche, Milad Jubran Basir, Davide Bidussa, Zia al-Azzawi, Rodrigo Andrea Rivas, Gad Lerner, Mohamed Abdallah- un sopravvissuto, Sergio Mecha Mendez de la Fuente, , Contributo del 2014 del compianto Murizion Musolino, Enrico Vigna, Patrizia Cecconi, Il maestro italo-argentino Silvio Benedetto, Abdelmalek Smari, , Mario Capanna, …

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La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)

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