Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

27 ottobre 2021

Rassegna anno II/n. 119

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Oggi, 27 ottobe è la Giornata del dialogo cristiano-islamico. In molte città italiane si svolgono iniziative concrete contro ogni discriminazione, odio e violenza. Un convegno online è stato organizzato ieri sera per ricordare il compianto Giovanni Sarubbi, direttore del sito ildialogo.org, prematuramente scomparso lo scorso 7 aprile.

Per ascoltare l’audio:

La vignetta di Mimmo Lombezzi è QUI

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I titoli

Sudan: I manifestanti sfidano il coprifuoco. Lo sciopero generale paralizza il paese. I sindacati invitano la popolazione ad una disobbedienza civile pacifica.

Iraq: Attacco ISIS in una cittadina ad est di Baghdad. 11 morti, in maggioranza civili.

Tunisia: Guai giudiziari per il partito islamista per sospetti finanziamenti stranieri illeciti. Sequestrati alla sede centrale gli hard disk dei server.

Arabia Saudita: Mohammed Bin Salman avrebbe pianificato nel 2014 l’assassinio di re Abdalla.

Islam: L’Imam di Al Azhar Tayyeb incontrerà a Baghdad la guida spirituale sciita Sistani.

Le notizie

Sudan

Le proteste contro i golpisti stanno sommergendo i capi militari, bloccando di fatto il paese. Presìdi e manifestazioni anche di notte, sfidando il coprifuoco che di fatto non è stato mai rispettato. L’aeroporto internazionale di Khartoum è stato bloccato al traffico per lo sciopero dei piloti e del personale dell’aviazione civile. Banche, scuole e molte attività pubbliche sono chiuse. Anche i commercianti hanno serrato i loro esercizi in segno di partecipazione alla protesta. 12 ambasciate sudanesi nel mondo hanno dichiarato di respingere il colpo di Stato e di non riconoscere il nuovo potere militare. Una disobbedienza civile pacifica che ha affrontato i carri armati e i mitra a mani nude. Sono salite a 10 le vittime delle pallottole dei soldati.

Il generale Burhan è stato costretto a indire una conferenza stampa nella quale ha ripetuto un’incredibile versione: “Il premier non è sotto arresto, perché è ospite a casa mia e sta svolgendo la sua normale vita quotidiana. L’ho fatto per la sua incolumità. La nostra decisione non è un colpo di Stato, ma un’azione di rettifica”. E poi un fiume di promesse, tra le quali: nominare un governo civile di tecnici capaci, una Costituente e un organo legislativo, inoltre saranno organizzate anche le elezioni democratiche. Le sue parole non hanno convinto, anzi le strade e le piazze sono state invase da altra gente che chiedeva espressamente la caduta del regime militare e la liberazione di tutti i politici e i funzionari civili arrestati, con in testa il premier Hamdouk. Nel cuore della notte, il premier e la moglie sono stati accompagnati a casa loro e messi agli arresti domiciliari.

Gli Stati Uniti e l’Unione Europea hanno respinto il golpe militare ed hanno congelato gli aiuti finanziari al Sudan fino al ristabilimento della situazione precedente.

Iraq

Un attacco armato contro la cittadina di Rashad, nella provincia di Diali, ad est di Baghdad, ha provocato la morte di11 persone in prevalenza civili. Lo affermano fonti della sicurezza che accusano le cellule dormienti di Daiesh (Isis) di essere i responsabili dell’efferato crimine. Testimoni oculari hanno informato la stampa locale di una sparatoria con armi leggere, condotta da un gruppo di assalitori che è fuggito subito dopo la carneficina. È la prima azione terroristica dopo le elezioni di due settimane fa. Secondo rapporti dell’ONU, in Iraq e Siria, Daiesh ha ancora in azione circa 10 mila operativi clandestini che si nascondono nelle zone desertiche e montagnose di confine.

Tunisia

Nuovi guai giudiziari per il partito islamista Ennahda. La procura ha ordinato la perquisizione delle sedi per cercare prove sulla provenienza dei finanziamenti. Sono sotto la lente degli inquirenti le spese per le campagne elettorali e soprattutto le operazioni di lobbing negli Stati Uniti e nell’Unione Europea. I sospetti riguardano il flusso di denaro in valuta estera proveniente da un paese straniero e versato su conti intestati a prestanome. La legge tunisina vieta ai partiti di ricevere sovvenzioni da governi esteri, anche sotto forma di contributi ad associazioni collegate. Gl agenti della finanza che hanno perquisito la sede di Ennahda a Tunisi hanno portato via gli hard disk dei server del partito. Le due indagini separate sono partite da rivelazioni rilasciate spontaneamente da ex dirigenti dissidenti, ma le denunce hanno bisogno di prove materiali documentali. In particolare i giudici cercano corrispondenze di posta elettronica tra una società di lobbying di Washington e un dirigente di Ennahda che ha visitato il Congresso USA per raccogliere sostegno politico.

Arabia Saudita

L’ex alto ufficiale dei servizi di sicurezza sauditi, Saad Al-Jabiri, attualmente rifugiato in Canada, ha rivelato che l’erede al trono Mohammed Bin Salman aveva espresso, nel 2014, la sua volontà di uccidere l’allora re Abdalla con il veleno nascosto in un anello. L’operazione doveva servire ad aprire la strada del trono a suo padre. La dichiarazione di Bin Salman sarebbe stata pronunciata di fronte all’allora capo dei servizi di sicurezza, l’emiro Mohamed Bin Nayef, caduto poi in disgrazia in seguito alla salita al potere di Bin Salman. Di questo colloquio ci sarebbe una registrazione video che Al-Jabiri sa dov’è nascosta. Secondo l’esule saudita sarebbe questo il motivo per il quale il regime di Riad ha tentato di assassinarlo.

Islam

Sono in corso i preparativi per una visita del capo di Al-Azhar, Ahmed Tayyeb in Iraq. La visita ufficiale, dietro un invito dello stesso premier Al-Kadhimi, è prevista per il prossimo novembre, ma non è stata ancora definita la data. Il momento clou sarà l’incontro tra Tayyeb e Ayatollah Sistani, guida spirituale degli sciiti in Iraq. Una delegazione di Al-Azhar è arrivata a Baghdad ed ha visitato Najaf, la città dove risiede l’anziano capo religioso. L’iniziativa segue le orme del dialogo tra il Papa e lo stesso Tayyeb che ha portato alla dichiarazione di Abu Dhabi nel 2019 ispirata alla fratellanza umana. La visita secondo molti osservatori politici è un tassello nel tentativo di riportare pace tra le due confessioni musulmane, sunnita e sciita ed isolare così le frange estremiste takfiri. Se l’operazione verrà portata a termine con successo, garantirà all’Iraq un ruolo di mediazione politica nel Golfo tra le due potenze regionali in conflitto indiretto per l’egemonia: L’Arabia Saudita e l’Iran.

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