Per ascoltare l’audio di oggi, 12 novembre 2024:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno V/n. 308 (1559)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Secondo rapporti giornalistici, ieri sono stati uccisi 39 palestinesi in diversi raids israeliani a Gaza. Altri 16 sono stati uccisi stamattina in un bombardamento su Khan Younis.
Le truppe di occupazione hanno invaso il campo di sfollati nella scuola di Beit Hanoun ed hanno costretto donne e bambini ad evacuare verso sud.
Sterminio e deportazione.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni dichiarate dai politici e generali israeliani. Chiudono gli occhi e dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Situazione umanitaria
Israele ha informato l’amministrazione Biden che non permetterà mai alla Croce Rossa internazionale di entrare nella Striscia di Gaza. Non vogliono testimoni ai loro crimini.
Nell’imminenza del falso ultimatum dell’amministrazione USA, che scade il 15 novembre, per il miglioramento delle forniture di aiuti umanitari alla popolazione civile, il consiglio ristretto dei ministri israeliano ha deciso di mandare emissari per sondare le intenzioni di Washington ed evitare soprattutto che nel Consiglio di Sicurezza si astenga su risoluzioni per il cessate il fuoco.
Agenzie internazionali dell’ONU hanno rifiutato di introdurre aiuti nella striscia perché l’esercito israeliano ha organizzato dei collaborazionisti armati palestinesi, che agiscono con fare mafioso e impongono il pizzo sui passaggi degli aiuti. “Per ogni camion chiedono 7 mila dollari e se l’autista si rifiuta, sequestrano il mezzo e saccheggiano la merce. Questo avviene a 50 metri dai soldati israeliani, che quando sono stati contattati hanno risposto che è una pratica di routine”.
Libano
Il neoministro della guerra israeliano, Katz, ha dichiarato che non ci sarà nessuna tregua in Libano, fino al ritorno dei coloni israeliani nel nord. La disposizione avviene dopo le consultazioni telefoniche dello stesso Katz con il ministro della guerra USA Austin e le trattative informali di un emissario di Netanyahu a Trump. Contrariamente a quanto viene dichiarato sui media, sia l’attuale amministrazione di Washington, sia quella futura confermano il consenso e l’appoggio all’invasine del Libano ed ai criminali bombardamenti.
Ieri, i caccia israeliani hanno bombardato il nord del Libano. Nel distretto di Akkar (QUI), nel nord al confine con la Siria, sono state uccise 8 persone e altre 14 ferite in un bombardamento notturno. Le vittime sono state sorprese mentre dormivano, nel pieno della notte. Le operazioni di soccorso sono ancora in svolgimento.
Nel sud, a Saksakieh (qui), i bombardamenti israeliani hanno ucciso 11 civili e ferito altri 7. Continuano anche le operazioni di demolizioni dei villaggi libanesi di confine sotto gli occhi degli osservatori Caschi Blu, intimati dall’esercito di Tel Aviv a non uscire dalle loro caserme.
Cisgiordania
Un gruppo di coloni ebrei hanno accerchiato e accoltellato un giovane palestinese a Beit Jala, vicino a Betlemme.
Nel frattempo, l’esercito israeliano continua le sue operazioni di guerra contro la popolazione di tutta la Cisgiordania. A Qalqilia, un centinaio di soldati hanno invaso la città.
Un palestinese ha tentato di investire un posto di blocco dell’esercito di occupazione, ferendo due soldati e poi è riuscito a nascondersi. È avvenuto a sud di Betlemme. L’esercito ha assediato la città di Betlemme ed i villaggi limitrofi, alla ricerca dell’attentatore.
Il ministro israeliano fascista Smotrich ha dichiarato di aver dato disposizioni per l’avvio delle procedure per l’annessione della Cisgiordania a Israele. “I palestinesi che non sono d’accordo, possono andarsene”, ha affermato in una conferenza stampa.
Lega araba
Appelli. I capi di Stato arabi e musulmani sanno fare solo quello. Il comunicato finale del vertice di Riad chiede una risoluzione dell’ONU per il cessate il fuoco permanente a Gaza e in Libano e di vietare le esportazioni di armi a Israele. Il piano mira anche a chiedere la sospensione di Israele dalle Nazioni Unite, per il mancato rispetto delle risoluzioni lungo 76 anni. Appelli che si infrangeranno sul veto di Washington, la padrona della maggioranza di questi regimi.
Siria
Bombardamento sull’autostrada principale siriana che collega la capitale all’Iraq. L’attacco ha preso di mira un’auto, uccidendo tutti gli occupanti. L’enorme voragine aperta nell’asfalto ha bloccato il traffico sulla principale arteria di traffico.
Israele continua anche ad allargare l’occupazione del territorio siriano nel Golan. Sono state accertate le operazioni di costruzione di edifici militari e fortificazioni israeliane nella zona smilitarizzata del Golan siriano. Per 5 km di profondità e lungo tutta la linea di demarcazione, nei giorni scorsi, truppe israeliane sono penetrate con carri armati e bulldozer, hanno spianato il terreno per creare strade e spostato il filo spinato di delimitazione. Allora l’esercito israeliano aveva spiegato che sono misure provvisorie per evitare le infiltrazioni di combattenti dal Libano. Adesso con la costruzione di fortificazioni in cemento armato, l’occupazione si dimostra permanente.
Israele
Il deputato comunista Ofer Kasif, che aveva sostenuto il passo del Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia contro Israele per genocidio a Gaza, è stato espulso dalla Knesset per sei mesi. Il ministro fascista di estrema destra, Itamar Ben-Gvir, ritiene insufficiente la punizione e che Kasif dovrebbe essere “deportato in Siria”.
Solidarietà int.
Oltre 500 accademici di tutto il mondo hanno esortato l’Assemblea generale delle Nazioni Unite e i suoi stati membri a rimuovere Israele dall’assemblea, a causa del suo persistente disprezzo per il diritto internazionale negli ultimi sette decenni, tra cui violazioni della Carta delle Nazioni Unite, risoluzioni del Consiglio di sicurezza e ordini della Corte internazionale di giustizia (ICJ).
I firmatari hanno affermato in una lettera congiunta che lo stato di Israele ha violato il diritto internazionale in numerosi modi sin dalla sua fondazione nel 1948. “Israele ha dimostrato una politica di persistente sfida e mancanza di rispetto verso le Nazioni Unite e il sistema legale internazionale”, si legge nella lettera.
Arte solidale
Nella Darat al-Fonoun (La Valle delle Arti), una galleria di Amman, è stata inaugurata la mostra collettiva di 4 artisti gazzawi, che vivono ancora sfollati e assediati nella Striscia. Bassel Al-Maqoussi, Majed Shala, Raed Issa e Suhail Salem sono i quattro artisti che sono riusciti a “contrabbandare” segretamente dal valico di Rafah, prima di essere occupato e chiuso dall’esercito di invasione israeliano, lo scorso maggio. Dall’Egitto poi le opere sono state spedite ad Amman, dove rimarranno esposte fino alla fine dell’anno. “Non sono opere da collezione, sono pezzi della nostra carne, macellata dalle bombe, sono la nostra sofferenza e il nostro grido al mondo”, ha scritto uno degli artisti in un messaggio esposto nella mostra.
Sono opere disegnate su supporti di fortuna, fogli riciclati, pagine di quaderni e molto altro che si poteva recuperare tra le macerie delle case bombardate. Gli artisti hanno usato matite, carbone prodotto da pezzi di legno bruciato, erbe e foglie di melograno per colori naturali.
La mostra rimarrà aperta fino alla fine dell’anno, per poi fare il giro di molte altre capitali arabe e islamiche. Ci saranno gallerie d’arte interessate in Italia e Europa? Questo è il sito della Darat al Fonoun, per visionare le opere e per contatti: QUI
Mobilitazioni in Italia
Si terrà a Roma sabato 30 novembre la manifestazione nazionale in solidarietà con i popoli palestinese e libanese. È stato deciso nell’assemblea nazionale del 9 novembre alla quale hanno partecipato centinaia di associazioni, comitati e partiti.
Anbamed ha aderito. (Per maggiori info e visionare la lista di tutte le realtà organizzative aderenti). La videoregistrazione dell’evento
Migranti
L’ARCI organizza un’imbarcazione per il monitoraggio del Mediterraneo centrale. La missione è partita ieri, 11 novembre, da Lampedusa, facendo rotta verso sud per monitorare la frontiera marittima più letale al mondo. “L’obiettivo è quello di documentare e testimoniare ciò che accade su queste rotte invisibili e pericolose, a fianco delle organizzazioni di soccorso attive nel Mediterraneo”, si legge in un comunicato di Arci Nazionale.
Parallelamente all’avvio della missione, prende il via oggi una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso per supportare le attività previste. Chiunque voglia contribuire può farlo visitando il sito https://sostieni.link/36877. (Per saperne di più: QUI)
Notizie dal Mondo
Sono passati due anni, otto mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Il portavoce del Cremlino ha negato che ci fosse stata una telefonata tra Putin e Trump. “Una bugia grande come una casa. Non è mai avvenuta. La stampa di Washington inventa per vendere copie”.
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APPROFONDIMENTI:
Il conflitto israelo-palestinese non è cominciato il 7 ottobre. Per non dimenticare Sabra e Chatila. Ecco i contributi di Jean Genet, Giovanni Torres La Torre, Stefania Limiti, Michele Cannaò, Dirar Tafeche, Milad Jubran Basir, Davide Bidussa, Zia al-Azzawi, Rodrigo Andrea Rivas, Gad Lerner, Mohamed Abdallah- un sopravvissuto, Sergio Mecha Mendez de la Fuente, , Contributo del 2014 del compianto Murizion Musolino, Enrico Vigna, Patrizia Cecconi, Il maestro italo-argentino Silvio Benedetto, Abdelmalek Smari, , Mario Capanna, …
-[Nativi] Free Leonard Peltier. di Andrea de Lotto. Leggi tutto
– Assemblea nazionale per la Palestina, Roma – 9 novembre 2024. QUI
-Il caso de “Il Foglio”, ovvero la scorta mediatica del genocidio. Di Massimo Alberizzi. QUI
-Pino Arlacchi: “Israele è criminale. Va espulso dall’ONU. QUI
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La storia di Muhammed Bhar, ovvero del nuovo nazismo incarnato da Israele. Di Farid Adly (BBC credits) (QUI)
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