Riceviamo dal UIKI (Ufficio d’Inromazione del Kurdistan in Italia) usto documento che potrebbe segnare una svolta nel processo politico post-Assad in Siria.

Difendere il Rojava – per una nuova Siria democratica

Presidio – Venerdì 20 Dicembre – Piazza dell’Indipendenza ore 17:00 – Roma

L’Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est ha annunciato un’iniziativa di dialogo siriano per costruire la “Nuova Siria”, delineando 10 passi che ha descritto come vitali per il popolo siriano. Ha sottolineato che la cooperazione tra l’Amministrazione autonoma e l’amministrazione politica di Damasco sarebbe nell’interesse di tutti i siriani.

In una conferenza stampa speciale tenutasi oggi davanti alla sua sede nella città di Raqqa, l’Amministrazione autonoma democratica ha presentato l’iniziativa per la costruzione della “Nuova Siria”.

La conferenza stampa, a cui hanno partecipato diversi media, ha visto la lettura dell’iniziativa da parte dei copresidenti del Consiglio esecutivo dell’Amministrazione, Hussein Osman e Avin Sweid, seguita dalle risposte alle domande dei giornalisti. L’iniziativa è stata intitolata “L’iniziativa di dialogo siriano per costruire la nuova Siria”.

L’iniziativa del dialogo siriano per costruire la nuova Siria”.

Con la caduta dell’oppressivo regime baathista, la Siria è entrata in una nuova fase. Per superare con successo questo periodo di transizione, dobbiamo riunirci, unirci e lavorare per tracciare una tabella di marcia comune. Le politiche di esclusione ed emarginazione che hanno devastato la Siria devono finire e tutti gli attori politici devono partecipare alla costruzione della Nuova Siria, anche durante il periodo di transizione. Pertanto, chiediamo a tutti i partiti siriani di riconsiderare i loro approcci reciproci e di dare priorità agli interessi nazionali condivisi prima di ogni altra cosa.

Sulla base di questo principio, riteniamo che la cooperazione tra l’Amministrazione autonoma e l’amministrazione politica di Damasco sarà nell’interesse di tutti i siriani e contribuirà a facilitare un’uscita positiva da questa difficile fase.

Riconoscendo la nostra responsabilità, come Amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est, nei confronti del popolo siriano in tutte le sue componenti, e rispondendo ai doveri che ci sono stati affidati dal nostro popolo, proponiamo questa iniziativa di dialogo intersiriano per costruire la Nuova Siria.

Apprezziamo anche il ruolo positivo svolto dai Paesi arabi e dai nostri amici nel sostenere il popolo siriano in tutte le sue componenti e sottolineiamo la necessità di continuare questo sostegno per costruire la Nuova Siria, che garantisca i diritti di tutti i gruppi e le componenti su basi democratiche. Ciò getterà le basi per l’avvio di un dialogo nazionale siriano inclusivo a cui tutti partecipino.

Su questa base, invitiamo tutte le forze siriane a lavorare insieme per realizzare i seguenti passi, che consideriamo fondamentali in questa fase:

1. Preservare l’unità e la sovranità del territorio siriano e proteggerlo dagli attacchi dello Stato turco e dei suoi mercenari.

2. Fermare le operazioni militari in tutti i territori siriani per avviare un dialogo nazionale globale e costruttivo.

3. Adottare una posizione di tolleranza e abbandonare i discorsi di odio e le accuse di tradimento tra i siriani. La Siria è un Paese ricco di componenti e questa ricchezza e diversità deve essere preservata su una giusta base democratica.

4. Convocare una riunione urgente a Damasco con la partecipazione delle forze politiche siriane per unificare le visioni sulla fase di transizione.

5. Garantire l’effettiva partecipazione delle donne al processo politico.

6. Confermare che la ricchezza e le risorse economiche devono essere equamente distribuite in tutte le regioni siriane, poiché appartengono a tutto il popolo siriano.

7. Garantire il ritorno dei residenti originari e di coloro che sono stati sfollati con la forza nelle loro regioni, preservando il loro patrimonio culturale e ponendo fine alle politiche di cambiamento demografico.

8. Con gli sviluppi in Siria, riaffermiamo il nostro impegno a combattere il terrorismo per garantire che l’ISIS non ritorni, attraverso la cooperazione congiunta tra le Forze Democratiche Siriane e le forze della Coalizione Internazionale.

9. Porre fine allo stato di occupazione e permettere al popolo siriano di determinare il proprio futuro, sostenendo il principio del buon vicinato.

10. Accogliere con favore il ruolo costruttivo dei Paesi arabi, delle Nazioni Unite, delle forze della Coalizione internazionale e di tutte le potenze internazionali attive nella questione siriana. Li esortiamo tutti a svolgere un ruolo positivo ed efficace nel fornire consulenza e sostegno al popolo siriano e nel colmare le lacune tra le sue componenti, assicurando il mantenimento della stabilità e della sicurezza e ponendo fine agli interventi stranieri negli affari siriani”.

Difendere il Rojava – per una nuova Siria democratica

Presidio – Venerdì 20 Dicembre – Piazza dell’Indipendenza ore 17:00

La Rivoluzione del Rojava, che ha dato vita a un modello di convivenza pacifica, democrazia diretta e autodeterminazione, è oggi in grave pericolo.

L’escalation di violenza provocata dall’offensiva dell’Esercito Nazionale Siriano (SNA), con il supporto della Turchia, minaccia l’esistenza stessa di questo progetto di speranza e libertà. Dopo la presa di Aleppo, l’SNA ha occupato Tal Rifaat e Shebah, costringendo circa 200.000 civili a fuggire dalle loro case.

Nonostante sia stato dichiarato un cessate il fuoco, l’SNA ha impedito l’evacuazione dei civili rimasti a Manbij e sta ammassando forze per attaccare Kobane, la città simbolo della resistenza curda contro l’ISIS. La Turchia, con il suo sostegno a queste forze, sta cercando di distruggere non solo la popolazione curda, ma anche i valori di libertà, giustizia e parità che la Rivoluzione del Rojava ha incarnato.

 La resistenza curda contro l’ISIS è stata un faro di speranza per la Siria e per il mondo intero. Ora, con l’intensificarsi delle violenze, è essenziale non abbassare la guardia. La fine del regime di Bashar al-Assad potrebbe aprire un nuovo capitolo per la Siria, ma affinché si costruisca una Siria inclusiva e democratica, è fondamentale difendere i guadagni della Rivoluzione del Rojava e il diritto dei suoi popoli a partecipare attivamente alla sua rinascita.

Per questo invitiamo tutti gli amici del popolo curdo e della rivoluzione del Rojava a scendere in strada per difendere il modello di democrazia diretta e coesistenza pacifica che ha preso vita in questa regione, e per denunciare l’aggressione in corso. La loro resistenza è stata la nostra speranza, ora la nostra resistenza è la loro speranza: la rivoluzione del Rojava non può essere distrutta.

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