Per ascoltare l’audio di oggi, 06 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 005 (1607)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Il rapporto giornaliero degli uccisi e feriti palestinesi a Gaza è uno schiaffo all’umanità. Fino a mezzogiorno del 5 gennaio, i generali israeliani si sono resi responsabili dell’uccisione, in un solo giorno, sotto le bombe, con le pallottole e i droni di 88 persone. 208 i feriti.  

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Una lettera a Berlino

La rivista online statunitense Mondoweiss ha pubblicato il testo di una lettera che era stata indirizzata al governo tedesco, per mettere fine al sostegno al governo israeliano nella sua opera di genocidio a Gaza. La lettera è firmata da oltre 4600 personalità della cultura, delle università, giuristi e attivisti per i diritti umani. La lettera si intitola: “Germany Must Stop Supporting the Annihilation of Palestinians” ed è stata indirizzata al cancelliere Olaf Scholz, al suo vice Robert Habeck ed alla ministra degli est eri Annelena Baerbock. Potete leggere il testo integrale in inglese e x firmare.

Situazione umanitaria a Gaza

Un ottavo bambino palestinese di Gaza è morto di fame e freddo. Si chiamava. Si chiamava Yussif Ahmed Nour, aveva 35 giorni di vita. Vanno ricordati i nomi delle vittime palestinesi della ferocia assassina del governo e esercito israeliani contro i civili. Non sono solo numeri, ma esseri umani torturati, bombardati e sterminati nelle case e nelle tende per sfollati. (La memoria delle migliaia di bambini e civili uccisi deve scuotere le coscienze e perseguitare i criminali /clicca).

Appello

Sterminare la vita a Gaza cancellando gli ospedali, le scuole, i pozzi, i panifici, le strade. È la logica seguita dai criminali generali israeliani che hanno catturato il dott. Hussam Abu- Safia e gli altri oltre 300 operatori sanitari ancora in stato di arresto. La ridicola accusa di sospetto di terrorismo non copre le vergogne dei nuovi nazisti.

Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.

I criminali di guerra scappano

Un soldato israeliano che aveva partecipato all’aggressione a Gaza è scappato dal Brasile in fretta e furia con il sostegno dei servizi di Tel Aviv, appena sono arrivati informazioni sull’inserimento del suo nome tra i ricercati per crimini di guerra. Lo aveva denunciato la fondazione belga “Hind Rajab”, che sta raccogliendo documentazione sulle azioni criminali dei soldati israeliani a Gaza, pubblicate sui loro account social. Il rapporto documentato, preso in carico dalla giustizia brasiliana, consta in 500 pagine con foto, registrazioni audio e video, che mettono in risalto le bravate del soldato israeliano, come l’incendio delle case dei palestinesi, dopo averli uccisi barbaramente e la demolizione di interi quartieri, per deportare gli abitanti. Il soldato oltre a compiere i crimini, si vantava delle brutali gesta ed esplicitava le intenzioni di uccidere e deportare.

Gerusalemme

Sei famiglie palestinesi hanno ricevuto dalle autorità di occupazione l’ordine di demolizione delle loro case, costruite 50 anni fa. 33 persone sono adesso sfollate, senza un tetto sulla testa. Oltre ad aver dovuto demolire con le proprie mani la struttura, devono anche pagare una multa per l’equivalente di 30 mila euro. Nel 2024, le autorità israeliane hanno imposto ai cittadini palestinesi residenti a Gerusalemme 439 demolizioni. Un’Apartheid urbanistico. Secondo un rapporto dell’ONU, “Il sistema di pianificazione urbanistico restrittivo e discriminatorio rende quasi impossibile per i palestinesi di Gerusalemme ottenere i permessi di costruzione richiesti dalle autorità israeliane”. Ai coloni ebrei che non hanno nessun legame con il territorio vengono fornite agevolazioni e finanziamenti. Razzismo coloniale alla luce del sole.

Cisgiordania

Un ragazzo di 17 anni è stato assassinato dalle truppe israeliane durante l’irruzione nel campo di Balata, vicino a Tulkarem ed un altro nel campo Askar, vicino a Nablus. Mu’taz Madani aveva anche lui 17 anni.

I rastrellamenti sono generalizzati, permanenti e toccano tutte le città e villaggi palestinesi. Alla popolazione è vietato il trasferimento da una città all’altra senza autorizzazione militare. Oltre l’oppressione militare, è onnipresente l’aggressione dei coloni. Il loro numero è arrivato da 770 mila coloni ebrei israeliani in Cisgiordania e Gerusalemme. Dichiarano di voler riprendere possesso della terra assegnata loro da Dio. Invasati che agiscono protetti dall’esercito per l’occupazione delle terre agricole. Segregazione razziale e Apartheid.

Anp/Jenin

La polizia dell’Anp ha utilizzato nei suoi assalti contro il campo profughi di Jenin cannoni individuali anticarro RPG. Sono stati utilizzati per sfondare case. Uno di questi cannoni trasportabili a spalla è stato catturato dagli uomini della Brigata Jenin e lo hanno mostrato in un video postato sui social. Il governo di Ramallah non vuole ascoltare la voce della ragione espressa da centinaia di appelli delle organizzazioni politiche palestinesi, compresa una parte dello stesso partito del presidente Abbas Fatah, proclami della società civile e inviti delle organizzazioni per i diritti umani palestinesi e arabe. L’offensiva è continuata anche stamattina, lasciando a terra altre vittime. L’ospedale di Jenin è stato trasformato in una caserma delle forze di sicurezza, per l’arresto di eventuali feriti che vi arrivino. È ancora in arresto un medico del pronto soccorso e altri 6 operatori sanitari, accusati di aver curato combattenti feriti appartenenti alla Brigata Janin.  

Comportamento che non fa onore allo stesso presidente Abbas, che finora non ha speso una sola parola sulla dolorosa vicenda di guerra fratricida.

Siria

Sono in corso in diverse località operazioni di rastrellamenti alla ricerca di seguaci dell’ex regime. In molti casi si è trattato di esecuzioni sommarie che avevano coinvolto persone innocenti, uccise soltanto per essere dei parenti di ufficiali dell’esercito o della polizia. Sui social sono apparse immagini terribili dell’assalto alla casa di un cantante, ucciso insieme a tutta la famiglia.

A livello diplomatico, il ministro degli esteri siriano, Shibany, continua il suo viaggio nei paesi del golfo arabo-persico. Dopo Arabia Saudita e Qatar, ieri è stato ad Abu Dhabi. Un viaggio per rassicurare i paesi della regione che il nuovo regime in Siria non sarà fonte di destabilizzazione per nessun paese vicino. Rassicurazioni che non convincono il regime egiziano che teme l’esportazione dell’organizzazione Fratellanza musulmana. Il Cairo non ha ancora chiarito la sua posizione, ma ha diramato un’ordinanza che vieta l’ingresso di cittadini siriani in Egitto, anche se solo di passaggio verso altre destinazioni.

Un altro timore delle diplomazie arabe è la forte influenza turca sulla nuova Siria. Per contrastare l’influenza di Ankara, le monarchie del golfo credono di agire inondando il paese di aiuti e di promesse di investimenti per la ricostruzione.

I paesi della Nato, con gli USA in testa, invece, proseguono la politica del ricatto delle sanzioni e lo spauracchio dell’Isis. Obiettivo è di ottenere il consenso alla presenza militare della cosiddetta coalizione int. anti terrorismo e la cacciata dei russi. Blinkan ha già annunciato che non saranno cancellate le sanzioni, ma soltanto ammesso l’ingresso di aiuti umanitari. “Temiamo che un dittatore venga sostituito da un altro dittatore”, ha detto il segretario di Stato Usa.

Rojava

La diga Tichreen ha subito danni a causa dei bombardamenti turchi. I combattimenti che si svolgono per il suo controllo proseguono da oltre un mese, ma le milizie filo turche sono state respinte, malgrado il supporto aereo e dell’artiglieria turche. Negli ultimi due giorni il totale dei caduti delle due parti in campo hanno registrato 101 combattenti: 85 miliziani e 16 combattenti curdi. Tra i miliziani filo turchi, oltre la metà sono jihadisti stranieri.  

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 12 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.

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APPROFONDIMENTI:

  • Israele assalta l’ultimo ospedale del nord di Gaza clicca

Vijay Prahad: “Le lacrime dei nostri bambini” clicca

  • – Il discorso di Susan Abulhawa al dibattito dell’Oxford Union: “La nostra resilienza fa infuriare i sionisti” clicca.
  • – Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
  • – Il nuovo nazismo si svela all’ospedal Kamal Adouan nel nord di Gaza

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2 commenti

  1. […] [Anbamed] 1607 – 06 gennaio 2025 [Anbamed] 1606 – 05 gennaio 2025 ANBAMED Tag articolo: #Anbamed#GUERRA#MEDIO ORIENTE#MEDITERRANEO#Palestina […]

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