Per ascoltare l’audio di oggi, 11 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 010 (1612)

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Infatti i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 33. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 2.355,00 €

(+ 2.024,00 € rispetto al precedente mese di novembre). È un risultato straordinario, che ci mette di nuovo in carreggiata, per andare avanti con forza e tranquillità.

Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!

Le indicazioni per farlo agevolmente indicate nel sito e nella newsletter.

Le notizie:

Genocidio a Gaza

Il rapporto giornaliero del ministro della sanità palestinese ci informa dell’uccisione di 70 civili a Gaza, nella giornata di ieri. Sono i casi accertati dagli ospedali ancora operanti. Il numero dei feriti ricoverati è stato di 104. È in corso un lento sterminio di un popolo.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Libertà per Leonard Peltier

La campagna per la sua liberazione di Leonard, dopo 49 anni di reclusione, non cessa. Sono gli ultimi 10 giorni per un atto di clemenza da parte del presidente Biden.

A Milano, il Comitato organizzatore ha indetto per il giorno 15 gennaio un sit-in di solidarietà davanti al consolato USA, per chiedere con forza: “Free Leonard Peltier. 49 anni bastano!”

Per approfondire il tema e prendere contatti con il comitato: clicca qui.

Situazione umanitaria a Gaza

Il direttore dell’ospedale Al-Awda di Jebalia, dott. Mohammed Masalha, ha lanciato un appello per la salvezza dell’ultima struttura medica nel nord di Gaza. L’ospedale è completamente assediato da 97 giorni. Personale medico e pazienti sono intrappolati all’interno e minacciati dai droni che ronzano attorno alla struttura. I bombardamenti hanno distrutto e incendiato tutte le costruzioni adiacenti. Il dott. Masalha ha informato che l’ospedale è praticamente trasformato in un parcheggio per malati, senza la reale possibilità di cure a causa della mancanza di medicine e carburante. L’esercito israeliano ha negato l’ingresso di rifornimenti spediti dall’OMS.

Corte Penale Internazionale

Il Congresso degli USA ha approvato una norma per sanzionare qualsiasi membro della Corte Penale Internazionale tenterà di arrestare Netanyahu. La legislazione afferma che gli Stati Uniti e Israele non sono firmatari dello Statuto di Roma che ha creato la Corte penale internazionale, la quale di conseguenza non ha giurisdizione sulla loro condotta. I complici del genocidio scendono in campo, per sostenere l’utilizzatore preferibile delle loro armi micidiali contro i civili di Gaza.

I criminali di guerra scappano

“Terrorismo giudiziario” è la nuova trovata propagandistica della hasbara israeliana contro le organizzazioni che raccolgono dati e informazioni sulle condotte criminali dei soldati israeliani durante l’aggressione a Gaza. La ripetono i commentatori tv di Tel Aviv, i soldati che non hanno gradito la mossa del governo che vieta loro di uscire in pubblico con nome, cognome e immagine. Circolano negli account social video di persone che si lamentano, perché adesso non potrebbero più andare a passare le vacanze, in giro per il mondo, dopo aver ucciso bambini di Gaza e incendiato le loro case.   

Appello per il dott. Abu Safiya

 Israele ha prolungato l’arresto del direttore dell’ospedale Kamal Adwan fino a metà febbraio e negato l’incontro con un avvocato fino al 22 gennaio. L’American Accademy of Pediatric, l’associazione che raccoglie 67 mila pediatri statunitensi, ha chiesto al segretario di Stato Usa di intervenire a favore della liberazione del dott. Abu Safiya (clicca per leggere il testo della lettera, in inglese)

  • Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.

Cisgiordania

Coloni ebrei israeliani hanno attaccato all’alba il villaggio di Bardala, nella valle del Giordano ed hanno tagliato centinaia di ulivi. I contadini palestinesi accorsi ai loro terreni sono stati minacciati con le motoseghe. Il rappresentante del Comitato locale di lotta contro la colonizzazione, Mu’taz Bsharat ha denunciato che l’aggressione è avvenuta sotto la protezione dell’esercito occupante. “è l’ennesimo episodio di aggressione armata che mira a cacciarci dalle nostre terre. In zona sono stati creati avamposti coloniali, per installare nuovi insediamenti”.

Libano

Cinque persone sono state uccise da un bombardamento israeliano su Tayer Debba, ad est di Sour, nel sud Libano. Un drone ha colpito con un missile un’auto con due persone a bordo. Israele spadroneggia e mostra i muscoli nel primo giorno di presidenza di Josef Aoun. È l’ennesima violazione dell’accordo di tregua, senza che ci sia una condanna da parte dei due paesi, USA e Francia, patrocinatori del cessate il fuoco. La stessa Unifil non cita l’accaduto nel suo rapporto giornaliero, probabilmente nel timore che siano prese di mira le sue basi, com’era accaduto anche recentemente.  

Yemen

Un attacco aereo tripartito è stato condotto contro lo Yemen dal nuovo asse del male: Usa, GB e Israele. È stato colpito a Sanaa il palazzo delle cerimonie presidenziali. Gli Houthi non hanno fornito informazioni sul numero delle vittime. Netanyahu è scatenato e sta conducendo la guerra su 5 fronti: Gaza, Cisgiordania, Libano, Siria e Yemen. La stampa israeliana parla dell’impiego ieri di 50 caccia per bombardare la capitale degli Houthi.  

Siria

L’esercito israeliano ha installato il comando delle truppe di occupazione nel palazzo del governatorato di Quneitra, nel Golan. Le immagini riprese con un drone mostrano carri armati nel cortile del palazzo e bulldozer all’opera di movimenti terra, per spianare strade di collegamento. Subito dopo la caduta del regime degli Assad, Israele ha occupato indisturbata, con i suoi carri armati e truppe, diversi villaggi e una parte del capoluogo della provincia. Le mire espansionistiche israeliane sono palesi, perché nella zona non ci sono minacce all’occupazione. Gebel Sheikh è stato sempre un obiettivo dell’esercito israeliano che lo aveva perso nella guerra del 1973, dopo 6 anni di occupazione. L’attuale occupazione militare è avvenuta senza sparare un colpo. Semplicemente di fronte all’avanzata dell’esercito israeliano non c’era nessun soldato siriano.  

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Biden fornisce all’Ucraina un’ultima trance di finanziamenti per armamenti. Il piano di Trump prevede la cessione di territori alla Russia e l’ingresso di 100 mila soldati europei di “garanzia” per l’Ucraina. Zelensky a Roma cincischia sulla vittoria prossima futura e chiede altri armamenti.

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