Di Luisa Morgantini
Non e’ ancora il Cessate il fuoco, nella bozza di accordo e’ scritto che si sospendono i bombardamenti per 8- 10 ore, 12 nel giorno dello scambio dei prigionieri, ed e’ storia Israele non ha mai rispettato gli accordi, e di solitio prima dell’inzio di un accordo , disturgge e bombarda il piu possbile civili e strutture civili.
A Gaza, tirano un sospiro di sollievo, vogliono tornare nelle loro case, anche se sanno che sono distrutte, ma dicono meglio avere una tenda sulla nostra casa distrutta che vivere in una tendopoli ad Al Mawasi, ricostruiremo , ricostruiremo e Gaza risorgera’ dalle ceneri.
Nella Cisgiordania e a Gerusalemme, come anche i Palestinesi del 48 in Israele,tirano un sospiro di sollievo, ma si attendono nuove incursioni, nuove distruzioni, soprattutto nel Nord a Tulkarem, Nablus, Jenin, nei campi profughi dove ogni giorno arrestano. E a Jenin continua anche l’assedio dell’ Anp, mentre le forze della societa’ civile in primis Mustafa Barghouthi chiedono che ci si batta per l’unita’ e non si sparga sangue di fratelli palestinesi.I coloni fondamentalisti messianici intanto rubano nuove terre ampliano gli insediamenti, uccidono, fanno razzie, bruciano proprieta’ palestinesi investiti del potere di essere armati e con divisa militare. Smotrich e Ben Gvir , due dei ministri del governo Netanyahu , dichiarano che voteranno contro l’accordo che mina la sicurezza d’Israele e dicono che bisogna sconfiggere totalmente Hamas e non lasciare assolutamente Gaza, dove devono tornare i coloni israeliani.
Accordo difficile che puo’ funzionare solo se gli autori stati uniti, Qatar, Egitto, insieme agli altri paesi faranno pressioni su Israele perché rispetti l’accordo.
Basta impunita’ ad Israele, si facciano sanzioni non si commerci e non si vendano o si regalino armi ad Israele. Il nostro governo per bocca di Tajani, ha gia’ dichiarato che se Netanyahu verra’ in Italia non sara’ arrestato perché esiste l’ immunita’, con il che dimostra di non aver aver letto la sentenza della Corte, che anche alla nostra delegazione che a Dicembre si e’ recata all- Aja, i suoi rappresentanti hanno ribadito che nella sentenza e’ scritto esplicitamente che non vale nessuna immunita’.
A Noi spetta continuare, ad esigere verita’ e giustizia, per porre fine all’occupazione militare israeliana, al genocidio, all-apartheid, che il popolo palestinese sia libero sulla propria terra