Per ascoltare l’audio di oggi, 18 gennaio 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/n. 017 (1619)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Un ennesimo bombardamento sul campo sfollati di Mawassi ha provocato l’uccisione di 5 civili, portando il numero delle vittime nella giornata di ieri venerdì a 21 uccisi; il numero totale delle persone uccise, dall’annuncio del raggiungimento della tregua, mercoledì sera, è arrivato a 122 civili.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Trattative e accordo
L’ultimo ostacolo all’accordo per il cessate-il-fuoco e lo scambio di prigionieri tra Hamas e Netanyahu è caduto. Il governo israeliano dopo 7 ore di discussione ha approvato il piano. Hanno votato contro 8 ministri, tra i quali due del partito di destra Likud, che guida la coalizione.
Domani stesso avverrà il primo scambio. Alle 16:00 saranno liberati 3 ostaggi israeliani e in serata saranno liberati i primi 95 detenuti palestinesi. Il governo di Tel Aviv ha pubblicato l’elenco di 737 palestinesi imprigionati nelle carceri israeliane che verranno liberati nella prima fase dell’accordo. Tra di loro Zakaria Zubeidi, del movimento Fatah del presidente Abbas e la militante del FPLP, Khalida Jarrar. Una delle donne che saranno liberate è Dalal Al-Arouri, la sorella dell’ex dirigente di Hamas assassinato a Beirut, arrestata soltanto in quanto sorella di un esponente politico del movimento islamista palestinese.
Sui giornali scorta mediatica di Netanyahu leggerete i nomi, l’età e le storie di vita degli ostaggi israeliani, ma non dei detenuti palestinesi. È un altro effetto del doppio standard nei paesi della Nato amici di Israele. Fungono da megafono della propaganda governativa di Tel Aviv e nessuna attenzione alle istanze della causa palestinese. Pubblicheremo, in un articolo apposito, l’elenco completo dei nomi delle persone liberate nello scambio di prigionieri, senza discriminazioni di nazionalità o fede religiosa.
Appello per il dott. Abu Safiya
Notizie delle condizioni di prigionia del dott. Abu Safiya sono state fornite ai familiari da detenuti rilasciati recentemente. Lo ha riferito il figlio Elias: “mio padre è stato torturato ed umiliato. È stato frustato con filo elettrico. Viene picchiato sulla ferita sulla coscia, che aveva subito durante l’irruzione dei militari israeliani nell’ospedale. Le informazioni ricevute sono allarmanti e chiediamo l’intervento della Croce Rossa Internazionale”.
- Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca
Corte Penale Internazionale
Il procuratore generale della CPI, Khan, ha affermato che Israele non ha dimostrato nessuna intenzione seria di indagare sui crimini di guerra compiuti da suoi cittadini e militari a Gaza e nei territori palestinesi occupati. “La Cpi rimane l’ultima ancora per l’affermazione della giustizia internazionale”, ha detto. Lo scorso novembre la Corte dell’Aja ha emesso ordini di cattura nei confronti di Netanyahu, Gallante e Dief. Le reazioni delle cancellerie scudo del genocidio compiuto da Israele sono state al limite della schizofrenia. Gli Usa hanno approvato sanzioni contro i membri della Corte e minacciato altre contro i paesi che tentassero di applicare gli ordini di cattura. Un doppio standard razzista, perché quando si era trattato di capi di stato africani, l’atteggiamento era diametralmente opposto.
Situazione umanitaria a Gaza
L’Unrwa ha annunciato che riprenderà l’attività umanitaria a Gaza, malgrado il divieto israeliano. Tutte le organizzazioni umanitarie sottolineano che le difficoltà imposte dall’esercito israeliano non si risolveranno facilmente e ci vorrà del tempo per garantire la giusta distribuzione degli aiuti. “La forza occupante ha annientato la polizia palestinese di Gaza e chiuso gli occhi sulla criminalità comune che si è impadronita di interi camion di aiuti”, ha dichiarato un rappresentato del PAM. La Mezzaluna rossa egiziana ha parlato della presenza di circa 1000 camion di aiuti al valico di Rafah, “ma non sarà possibile provvedere da subito all’ingresso dei 600 camion al giorno previsti nell’accordo, a causa della mancanza di strade e reparti di protezione dei carichi”.
Il responsabile dell’Ocha ha detto che “l’accordo è un’occasione ottima che ci riempie di speranze, ma non bisogna sottovalutare le difficoltà logistiche”. Medici senza Frontiere ha informato che l’emergenza sanitaria causata dalla distruzione sistematica degli ospedali, da parte dell’esercito israeliano, richiede l’installazione di almeno una ventina di ospedali da campo nelle varie zone della Striscia ed in particolare nel nord.
Il Consiglio norvegese peri i rifugiati è pronto alla fornitura di coperte, tende, stoffa plastificata e fili di nailon per la riparazione delle tende già esistenti, ma danneggiate dal maltempo. “Cerchiamo di ridurre il numero dei morti per il freddo”.
Cisgiordania
Scontri armati a Nabluse Tulkarem tra resistenti palestinesi e truppe israeliane. Le operazioni di rastrellamenti dell’esercito israeliano sono state affrontate con fitte sparatorie che hanno costretto gli occupanti a ritirarsi. Un’altra incursione delle truppe israeliane ad Aqabat Jabr, vicino ad Ariha, ha portato al ferimento di tre ragazzi con pallottole militari. L’operazione di rastrellamento si è conclusa con l’arresto di 5 attivisti.
Siria
Si susseguono in diverse città siriane, in particolare Homs e Lathiqia, le azioni di milizie armate contro ex ufficiali dell’esercito, che avevano già fatto il passaggio dalle commissioni di controllo del loro operato. L’osservatorio siriano per i diritti umani parla di maltrattamenti in pubblico con l’intento di umiliarli e di diversi casi di sparizioni forzate.
Nella città di Tartous ci sono state vendette contro i familiari di ex ufficiali. Oltre alle azioni violente sono state registrate espulsioni dal lavoro. Dopo la caduta del regime, circa 400 mila dipendenti statali, non solo esercito e polizia, non hanno ricevuto più i loro stipendi. Si stanno organizzando sui social per effettuare una manifestazione nazionale a Damasco e aprire una trattativa con il nuovo potere di Tahrir Sham.
Libano
Il segretario generale dell’Onu ha vistato Beirut e il sud Libano, dove si è recato alla linea di demarcazione facendo visita alle basi Unifil, le forze dei caschi blu di interposizione. Guterres ha chiesto a Israele, in un comunicato, il rispetto dell’applicazione della risoluzione ONU 1701 del 2006, ritirandosi dal territorio libanese entro i termini del cessate-il-fuoco.
Anche il presidente francese Macron ha fatto visita a Beirut, dove si è incontrato con il neo presidente Aoun. Ha chiesto con forza il ritiro totale delle truppe israeliane dal sud Libano.
Iran
Accordo strategico con la Russia siglato a Mosca. Il presidente iraniano Massoud Pezeshkian è stato ricevuto venerdì al Cremlino da Vladimir Putin per firmare il patto che pone le basi per una cooperazione bilaterale fra Mosca e Teheran: energia il settore chiave. Un trattato di partenariato strategico, presentato come un ulteriore rafforzamento dell’alleanza tra i due Paesi.
Il nuovo patto di “partnership strategica globale darà nuovo impulso a tutte le aree della cooperazione”, ha dichiarato Putin.
“Sono convinto che la firma odierna del nostro trattato darà un grande impulso allo sviluppo delle nostre relazioni e costituirà una solida base per andare avanti”, ha sottolineato il leader iraniano, ricevuto venerdì al Cremlino. Si tratta del loro terzo incontro dall’ elezione di Pezeshkian a luglio.
BDS
Ai primi di febbraio apre i battenti a Verona, per il quarto anno consecutivo, la fiera EOS (European Outdoor Show): manifestazione dedicata alla caccia, pesca, tiro sportivo, nautica, sport all’aria aperta. Le 3 associazioni Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza, Rete italiana Pace e Disarmo e Movimento Nonviolento hanno chiesto l’esclusione delle società produttrici di armi israeliane sulla base «cheil “Regolamento Generale degli Espositori” di EOS escluda tutte le aziende produttrici di armi di Stati che sono sottoposti a misure di embargo di armi da parte delle Nazioni Unite o che sono ritenuti responsabili da parte di organismi delle Nazioni Unite di crimini di guerra e di crimini contro l’umanità, come avviene per Israele in questo specifico momento storico». Dopo incontri anche con la partecipazione dell’amministrazione comunale, le associazioni hanno ottenuto l’esclusione di produttori di armi israeliani alla fiera Eos di Verona.
Libertà per Leonard Peltier
La campagna per la liberazione di Leonard, dopo 49 anni di reclusione, non cessa. Sono gli ultimi 3 giorni per un atto di clemenza da parte del presidente Biden.
Intervista di Andrea De Lotto, animatore della campagna con Radio Radicale sulle iniziative organizzate in tutta Italia: clicca.
Gli aggiornamenti sulla pagina FB: clicca.
Per approfondire la vicenda terribile dell’ingiusta incriminazione di Leonard Peltier e prendere contatti con il comitato: clicca qui.
Notizie dal mondo
Sono passati due anni, 10 mesi e 24 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Mosca annuncia la liberazione del 60% del territorio occupato da Kiev nel Kursk.
Dal 1° gennaio stop ucraino al passaggio del gas russo attraverso il prprio territorio, rischio stangata sulle bollette.
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APPROFONDIMENTI:
- – Israele assalta l’ultimo ospedale del nord di Gaza clicca
–Vijay Prahad: “Le lacrime dei nostri bambini” clicca
- – Il discorso di Susan Abulhawa al dibattito dell’Oxford Union: “La nostra resilienza fa infuriare i sionisti” clicca.
- – Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safia, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca.
- – Il nuovo nazismo si svela all’ospedal Kamal Adouan nel nord di Gaza
- – Immaginate di dover tenere in braccio il cadavere del vostro bambino che non poteva scaldarsi clicca.
- – Per Peltier: dateci una mano, mancano 3 settimane all’ultimo giorno del mandato di Biden clicca.
- – Dossier su prigioniere politiche curde condannate a morte in Iran
- clicca
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