Per ascoltare l’audio di oggi, 24 gennaio 2025:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno VI/n. 023 (1625)

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Le notizie:

Genocidio a Gaza

Continua la ricerca delle vittime sotto le macerie. Ieri sono stati sottratti 120 corpi. Due le persone morte ieri per le ferite subite in bombardamenti precedenti. Il totale delle vittime dall’inizio dell’aggressione è di 47.283 persone uccise e 111.472 ferite.

Il fuoco di un carro armato israeliano ha ucciso stamattina due palestinesi a ovest di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. La protezione civile palestinese denuncia che si tratterebbe di una violazione della tregua.

Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture

storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.

Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.

Se questo è un uomo.

Criminali di guerra scappano

In Svizzera, diverse organizzazioni per i diritti umani elvetiche hanno denunciato il presidente israeliano Herzog per crimini contro l’umanità, per aver incitato al genocidio della popolazione civile di Gaza. Herzog è presente in Svizzera per partecipare al forum di Davos. Un procuratore svizzero ha annunciato che sta studiando le denunce ed ha chiesto al ministero degli esteri di eventuali immunità di cui potrebbe godere il presidente israeliano.    

Cisgiordania

Jenin come Gaza. È il quarto giorno di attacco militare contro la popolazione. L’esercito israeliano sta assediando il campo profughi, demolendo gli edifici, distruggendo gli ospedali e soprattutto bombardando le abitazioni con missili lanciati dai droni. È stata interrotta la fornitura di elettricità e acqua. Alla popolazione è stata ordinata l’evacuazione delle case. Migliaia di persone sono in fuga dall’inferno provocato dagli israeliani. In 4 giorni di guerra, Israele ha ucciso 13 persone, tra combattenti e civili, 40 i feriti. Il sindaco di Jenin ha denunciato: “Centinaia di residenti del campo hanno iniziato ad andarsene dopo che l’esercito israeliano, tramite megafoni montati su droni e veicoli militari, ha ordinato loro di evacuare”, ha affermato il sindaco Kamal Abu al-Roub.   

Il reporter di Al-Jazeera Mohammed al-Atrash è stato arrestato nella sua casa a Jenin dalla polizia dell’Anp. L’emittente del Qatar ha riferito che le forze di sicurezza palestinesi gli avevano impedito di riferire sulla vasta operazione militare israeliana a Jenin. Ricordiamo che la stessa polizia palestinese aveva avviato la propria offensiva contro i combattenti di Jenin alla fine dello scorso anno. Gli uffici di Al-Jazeera sono stati chiusi esattamente come aveva fatto Israele.

L’offensiva militare israeliana in Cisgiordania è generale e non limitata. Centinaia di rastrellamenti e chiusura ermetica delle principali città, con demolizioni di case e arresti di militanti. Non a caso la Brigata Nahal dell’esercito israeliano è stata spostata da Gaza alla Cisgiordania, per continuare il lavoro di macelleria umana.

A 28 famiglie di Gerusalemme sono stati impartiti gli ordini di evacuare le loro case, per lasciare spazio alla colonizzazione ebraica.

L’inasprimento degli attacchi in Cisgiordania ha l’obiettivo di mantenere a galla il governo Netanyahu, dopo il cessate il fuoco a Gaza, accordo contrastato dalle frange estreme dei partiti sionisti governativi.

Appello per il dott. Abu Safiya

L’avvocato Nasser Awdeh non ha ottenuto ancora l’autorizzazione dell’esercito israeliano a visitare il dott. Abu Safiya. Precedentemente i militari avevano fissato per il 22 gennaio la data della visita, ma malgrado le sollecitazioni dello studio di difesa, la visita dell’avvocato non è stata ancora autorizzata, senza spiegazioni. La famiglia del direttore è preoccupata per la sua salute e incolumità. “Non vogliono che il mondo venga a sapere delle torture compiute nel campo di concentramento di Sde Tieman”.  

Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan clicca

Scambio prigionieri

Oggi Hamas consegna l’elenco delle 4 donne israeliane che saranno liberate domani sabato. Israele consegna l’elenco dei 195 prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane che verranno liberati in serata di domani. Sabato, infatti, avverrà il secondo scambio previsto dall’accordo di cessate-il-fuoco firmato a Doha, con la mediazione anche di Egitto e USA.  

Libano

Israele non intende ritirarsi dal sud Libano. Il governo di Tel Aviv ha chiesto agli Usa, mediatori del cessate-il-fuoco, di ritardare il ritiro di altri 30 giorni. L’accordo del 27 novembre prevedeva il ritiro totale dei soldati di occupazione entro il 26 gennaio, ma adesso Israele non lo vuole rispettare.  

Siria

Contatti a distanza tra Mosca e i nuovi padroni della Siria. A Damasco, l’uomo forte del nuovo governo, Shara’, ha incontrato il ministro degli esteri della Bielorussia. Nel comunicato finale non si fa cenno alle basi russe in Siria, ma diversi commentatori arabi e turchi sono convinti che al centro dell’incontro vi sia stato proprio l’argomento militare. Sul tema Siria si registra anche un colloquio telefonico tra il ministro degli esteri russo Lavrov e l’omologo turco, Fidan. Paradossalmente la Turchia, paese Nato, lavora per mantenere un ruolo di Mosca in Siria, per contrastare il sostegno Usa ai curdi e per prolungare la propria presenza militare (di Ankara) in territorio siriano.

Sudan

Esercito e milizie si accusano a vicenda per il bombardamento che ha distrutto la principale raffineria di petrolio nel paese, a nord di Khartoum. Nella località di Gaeli, a 70 km dalla capitale, dove ha sede la raffineria, si stanno svolgendo da giorni duri combattimenti per prenderne il controllo. Da 24 ore il cielo della capitale è coperto da una coltre di fumo soffocante  e nero che rende difficile la visibilità.

Libia/ il Glovo terracqueo

La CPI ha chiesto spiegazioni a Roma sul rilascio di Al-Masri in violazione di un mandato di cattura internazionale, consegnato alle autorità consolari italiane all’Aja lo stesso giorno di emissione, il 18 gennaio. (per leggere in inglese il documento della CPI: clicca).

Il governo Meloni fa fare una figuraccia internazionale all’Italia. Roma che straccia lo Statuto di Roma. Tutta la stampa internazionale ne ha parlato mettendo in risalto l’incoerenza di un governo che dichiarava di voler combattere i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, poi fa scappare un uomo che è al centro del traffico illegale in Libia, recapitandolo a Tripoli in un aereo di Stato. Diciamo noi che si è trattato di un cambio di consonante: la premier intendeva dire il Glovo terracqueo.   

Notizie dal mondo

Sono passati due anni, 10 mesi e 30 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Ue, l’Ungheria blocca sanzioni alla Russia e aiuti a Kiev. La Francia sta studiando di mandare istruttori militari in Ucraina. Trump ripete le sue minacce a Putin: “Trattative o sanzioni”. Mosca ha bombardato Kiev.

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2 commenti

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