Per ascoltare l’audio di oggi, 29 gennaio 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/n. 028 (1630)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Il rapporto del ministro della sanità palestinese informa che ieri negli ospedali sono arrivati 48 corpi¸37 dei quali sono stati estratti da sotto le macerie e 11 uccisi ieri nelle operazioni dell’esercito di occupazione contro i civili. Gli attacchi militari hanno interessato sia il corridoio dello Wadi sia a Rafah, dove l’esercito di Tel Aviv sta violando l’accordo di tregua, che prevedeva il ritiro dalle zone urbane.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Unrwa
Domani, giovedì 30 gennaio, è l’ultimo giorno di attività dell’Unrwa a Gerusalemme est. Per decisione del governo Netanyahu. È una scelta per cancellare i diritti dei profughi palestinesi. Oltre all’appropriarsi delle proprietà che l’organismo aveva a disposizione dalla sua costituzione subito dopo la Nakba. La sede centrale a Gerusalemme è stata già destinata ad un piano di colonizzazione ebraica. Altre costruzioni in uso dell’Unrwa sono le scuole, che il governo israeliano confischerà con l’applicazione di leggi ad hoc. Tutta l’assistenza sanitaria e scolastica offerta ai palestinesi dall’Onu sarà cancellata.
Cisgiordania
10 giorni di attacco contro Jenin hanno causato morti e distruzioni. 16 uccisi e oltre 200 feriti. La furia distruttiva della macchina di guerra israeliana si è incentrata contro il campo profughi. 60 case sono state demolite o incendiate e gli abitanti sono stati deportati. Oltre 160 arresti. Una sala di ricevimenti è stata ridotta in cenere soltanto perché vi sono stati organizzati festeggiamenti per il rilascio di un detenuto nello scambio di prigionieri. Tra gli edifici demoliti vi è una moschea.
Nella giornata di ieri è deceduto un giovane in seguito alle ferite riportate negli scontri dei giorni scorsi. Il direttor dell’ospedale, Wissam Sbeihat, ha denunciato che le truppe che assediano la struttura hanno confiscato un’ambulanza e impedito ad altre di soccorrere feriti.
Gli attacchi contro le città, campi profughi e villaggi palestinesi vengono condotti con una determinazione e sistematicità, per causare il massimo di danni alla collettività. Un’offensiva che anticipa l’annessione dei territori allo stato di Israele, senza la loro popolazione.
Appello per il dott. Abu Safiya
Si è svolta ieri a Ginevra una manifestazione, con la partecipazione di centinaia di operatori della sanità, per chiedere la liberazione del dott. Hussam Abu Safiya. (clicca).
L’esercito israeliano ha impedito ancora la visita dell’avvocato al carcere di Ashkelon, dove è detenuto in isolamento il dott. Abu Safiya.
Appello urgente per il Dott. Hussam Abu Safiya, direttore dell’ospedale Kamal Adwan, clicca per aderire.
Siria
12 persone tutte civili sono state uccise da missile lanciato da un drone turco contro il mercato di ortofrutta di Sarin, nella zona rurale orientale di Aleppo. Altre 20 sono state ferite, tra le quali 3 bambini. È il 31esimo attacco con droni turchi contro le zone dell’amministrazione autonoma curda dall’inizio del 2025.
Visita a Damasco di un’alta delegazione russa. Al centro delle discussioni ci sono le basi russe in Siria.
Gli statunitensi – secondo fonti israeliane – stanno pensando al ritiro delle truppe dalla Siria, abbandonando i curdi alla loro sorte.
Sudan
La Corte Penale Internazionale ha chiesto al Sudan la consegna dell’ex dittatore Omar Bashir. Lo ha affermato il procuratore generale Karim Khan durante un’audizione davanti al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Il rapporto della CPI sul Sudan è molto preoccupato per le violazioni delle leggi internazionali di guerra: “Contro la popolazione civile sono state messe in atto pratiche criminali, come quelle di 20 anni fa in Darfur”.
Algeria
La Francia ha condotto 17 test nucleari nel deserto algerino tra il 1960 e il 1966, e adesso l’Algeria chiede a Parigi di far fronte alla bonifica dei rifiuti che continuano ad avvelenare le zone del suo territorio, e la invita ad assumersi tutte le sue responsabilità storiche, morali e giuridiche nell’eliminazione di questi rifiuti radioattivi.
Il documento del parlamento algerino che ha approvato la richiesta sostiene: “11 dei test nucleari francesi sono avvenuti in siti sotterranei e risalgono tutti a dopo gli accordi di Evian, che confermarono l’indipendenza dell’Algeria nel 1962,- rilevando che uno degli articoli dell’accordo – consentiva alla Francia di utilizzare quei siti fino al 1967”.
Il presidente Tabboune, in un recente discorso, aveva rivolto una richiesta precisa in risposta alle polemiche colonialiste: “Venite a ripulire i siti dove sono stati condotti i test nucleari, e anche a ripulire Wadi al-Namus, dove avete sviluppato armi chimiche”.
Iraq
Il parlamento iracheno ha vergognosamente “approvato” una legge di famiglia, che ammette surrettiziamente il matrimonio delle minorenni. Il presidente della seduta ha messo al voto simultaneamente tre leggi su temi diversi per confondere le acque e malgrado le proteste della maggioranza dei deputati ha annunciato l’approvazione in tre secondi. La legge di famiglia è stata dibattuta e contrastata da tempo da parte delle organizzazioni delle donne e per i diritti umani. La nuova legge ammette anche i matrimoni contratti fuori dai tribunali, come prevedeva la legge laica in vigore precedentemente, aprendo così la strada alle cerimonie davanti agli imam religiosi.
Libia/Italia
Per il caso del miliziano libico Al-Masri sono indagati Meloni, Nordio, Piantedosi e Mantovano. Il procedimento che ha portato la Procura di Roma alla loro iscrizione nel registro degli indagati nasce da un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti in cui si ipotizzano i reati di favoreggiamento e peculato.
Nella denuncia si chiede ai pm di piazzale Clodio che vengano “svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici di Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di Stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia”. In parlamento la vicenda torna con la richiesta della segretaria del Pd, Elly Schlein, che ha chiesto alla premier di non scappare e di presentarsi in aula: “Le questioni giudiziarie non attengono al nostro lavoro, ma è sul piano politico che insistiamo dall’inizio, chiedendo a Giorgia Meloni di non nascondersi dietro ai suoi ministri e venire lei in Aula per chiarire al Paese per quale motivo il governo ha scelto di riaccompagnare a casa un torturatore libico per il quale la Corte penale internazionale aveva spiccato un mandato di arresto”.
Deportazione
Il presidente col ciuffo insiste sulla sua idea di deportazione dei palestinesi da Gaza. Dice di aver parlato con re Abdallah II di Giordania e con il presidente Al-Sisi, ma la diplomazia egiziana lo ha delicatamente sbugiardato: “Il presidente non ha sentito Trump”.
“La deportazione è un crimine contro l’umanità e contrario al diritto di autodeterminazione previsto dalla Carta dell’Onu”, ribattono gli esperti di diritto internazionale. Molti analisti arabi la considerano un incitamento alla guerra israeliana contro i palestinesi ad oltranza, fino alla soluzione finale. Le analisi più interessanti invece ricordano le attività di Trump di immobiliarista. “Gaza è un bocconcino per gli affari colonialisti che sognano di trasformare il territorio palestinese in una meta turistica con la costruzione di moderni resort”. Della cosa aveva parlato in aprile 2024 suo genero, Jered Kochner, proprio in termini affaristici. L’idea combacia con i piani dei coloni israeliani di estrema destra.
Dopo i rifiuti di Germania, Arabia Saudita con tutti i paesi arabi, la contrarietà risoluta dell’ONU, è arrivata ieri la condanna della Francia. “è una proposta inaccettabile. Oltre alla contrarietà della legge internazionale, la proposta chiude la strada a qualsiasi risoluzione pacifica dei due stati”.
Il paese che ha fatto la figuraccia è proprio l’Italia, con le dichiarazioni a Gedda della premier Meloni, che aveva sottovalutato la portata politica della proposta, parlando d’altro: “non c’è un piano definito”.
Il comunicato di AssoPacePalestina di condanna alle proposte di Trump: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati due anni, 11 mesi e 4 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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