Il 21 febbraio è stata presentata in Parlamento dall’on. Laura Boldrini la mozione per il riconoscimento del genocidio ezida del 2014. Nei prossimi giorni, si conoscerà la decisione che prenderà il governo italiano.
Questa campagna si accompagna ai progetti in corso in quell’area, a Shengal, in nord Iraq, in primis la Campagna per la costruzione dell’ospedale di Dulha che l’Associazione Verso il Kurdistan Odv sta portando faticosamente avanti. Il costo del progetto, solo per la costruzione dell’ospedale, è di 190 mila dollari. “Gli ezidi e i kurdi richiedono impegni concreti qui ed ora! NON LASCIAMOLI SOLI, NON LASCIATECI SOLI!”, scrivno i volontari dell’associazione.
ecco cosa scrive l’on. Boldrini sul suo account Instagram (Link in fondo)
“L’Italia riconosca il genocidio del popolo yazida. E’ questa la richiesta che, come Partito democratico, abbiamo portato oggi a Montecitorio con una mozione discussa in aula e che sarà votata nei prossimi giorni.
Gli yazidi sono stati sterminati nel 2014 quando le milizie dell’Isis invasero il territorio del Sinjar, nel nord dell’Iraq, e uccisero più di 5mila persone gettandole in decine di fosse comuni, e ne rapirono altre 6mila riducendo le donne a schiave del sesso.
A Sinjar, gli yazidi avevano dato vita ad una comunità basata sulla partecipazione democratica e sull’uguaglianza, in cui le donne erano protagoniste nella vita sociale e politica. Una cosa intollerabile per gli estremisti dell’Isis. Decine di migliaia di yazidi sono ancora sfollati e i territori di Sinjar spesso subiscono bombardamenti dell’aviazione turca che viola lo spazio aereo iracheno nell’indifferenza del mondo, come se fosse un’azione del tutto normale.
La comunità internazionale non volle accorgersi di quello che accadeva, ma gli yazidi hanno combattuto contro l’Isis anche per noi. Per questo, oggi, riconoscere il loro genocidio è un doveroso atto di giustizia”.
L’intervista completa rilasciata a Lanfranco Palazzotto per @radio_radicale
https://www.instagram.com/reel/DGVyUtSthTy/?igsh=MWw2OHE5d3RmNXRjeg%3D%3D