Per ascoltare l’audio di oggi, 05 marzo 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/063 (1665)
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
L’esercito israeliano non intende ritirarsi da Gaza. Lo dimostra il suo rifiuto della proposta araba approvata ieri al vertice del Cairo. Il ministro della difesa, Katz, ha minacciato di riprendere i bombardamenti sui civili entro 10 giorni. Ma di fatto, i carri armati non hanno mai smesso di lanciare obici, con i più disparati motivi. I cecchini pure.
Ieri, la protezione civile palestinese ha estratto da sotto le macerie 7 corpi. Una persona è morta per le ferite subite precedentemente e 11 sono sono state ferite dai cecchini israeliani.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Crimine di guerra
Israele affama i palestinesi di Gaza e la rappresentante per la politica estera dell’Ue, Kaja Kallas, cosa fa? Condanna Hamas. Il motivo: non asseconda la volontà israeliana di ignorare gli accordi sottoscritti. Mano libera, quindi, a politici e militari genocidari israeliani di alzare l’asticella delle sevizie: non solo il cibo, le medicine, le tende, si deve tagliare anche l’acqua e l’elettricità, riferiscono i media israeliani.
Cisgiordania
Tre palestinesi sono stati uccisi dai soldati israeliani. Uno a Nablus e due a Jenin. In nessuno dei tre assassinii ci sono stati scontri di fuoco. Gli assassinati hanno 18, 20 e 21 anni e non erano armati. Il ragazzo di Nablus è stato ucciso dai soldati mentre stava recandosi al lavoro nel terreno di famiglia. I due giovani uccisi a Jenin sono stati colpiti durante i rastrellamenti ed i loro corpi sono stati presi in ostaggio dall’esercito di occupazione.
Gerusalemme
Una casa storica nella Città vecchia di Gerusalemme, di proprietà di una famiglia palestinese che ci viveva da prima della nascita del movimento sionista, è stata confiscata per ordine di un tribunale israeliano. Verrà, nelle intensioni dei sionisti, annessa ad una sinagoga. La famiglia Basha ha respinto la confisca e si accinge a fare ricorso. Si chiama deportazione a pezzetti.
Vertice arabo
La montagna ha partorito un topo. Per evitare la deportazione dei palestinesi, prevista nei piani di Israele e di Trump, i capi di Stato arabi hanno approvato la proposta egiziana, che di fatto asseconda i piani israeliani. Nessuna proposta diplomatica seria per mettere fine alla guerra. Ciascuno dei governi arabi lavora per scansare il pericolo.
Sono sei punti: 1) Una commissione indipendente per l’amministrazione di Gaza, che lavorerà sotto la supervisione dell’Anp; 2) Egitto e Giordania addestrano la polizia palestinese; 3) un cessate il fuoco temporaneo per creare fiducia e costruire la soluzione dei due Stati; 4) Spostare le macerie per la costruzione di 20 centri abitativi, senza la cacciata dei palestinesi della loro terra; 5) elezioni palestinesi entro un anno; 6) I paesi arabi sono contrari ad ogni deportazione e intraprenderanno tutti i ricorsi alle istituzioni internazionali contro le violazioni.
Israele ha detto subito di no. Hamas obtorto collo ha approvato.
In contemporanea con la tenuta del vertice del Cairo, il ministro della guerra israeliano ha minacciato l’Egitto: “Non tollereremo le violazioni degli accordi di Camp David”.
Il segretario generale dell’Onu ha sostenuto la proposta. Guterres ha sottolineato la necessità di un quadro politico chiaro che stabilisca il recupero, la ricostruzione e la stabilità della Striscia di Gaza, a condizione che sia basato sui principi del diritto internazionale. Ha spiegato che “le basi della ripresa a Gaza non si limitano al cemento, ma piuttosto alla dignità, alla stabilità e al rifiuto della pulizia etnica”. Ha chiesto una riduzione immediata dell’escalation, sottolineando che “portare aiuti a Gaza è un diritto umano al di fuori dei negoziati, e tutti devono lavorare per realizzarlo”. Ma Netanyahu è un criminale di guerra impunito, perché è sicuro del sostegno delle potenze capitalistiche.
Corte Penale
Biden denunciato per complicità con Israele alla Corte penale. L’ong basata negli Usa “Democracy for the Arab World Now (Dawn)” ha presentato all’Aja 172 pagine che inchiodano l’ex presidente USA. Pochi giorni fa l’iniziativa è stata resa nota dalla stessa Dawn, fondata dal giornalista saudita con cittadinanza statunitense Jamal Khashoggi, ucciso e fatto a pezzi nel consolato di Riyadh a Istanbul nel 2018.
Il rapporto chiede all’Aja di sottoporre a indagine l’ex presidente degli Stati uniti Biden, la sua vice Harris e i suoi segretari di stato Blinken e alla difesa Austin per complicità con Israele in crimini di guerra e contro l’umanità a Gaza.
«Ci sono basi solide per indagarli – dice Reed Brody, membro della Dawn – Le bombe lanciate su ospedali, scuole e case sono americane, la campagna di omicidio e persecuzione è stata portata avanti con il sostegno americano. I funzionari Usa sanno esattamente cosa Israele sta facendo eppure il loro sostegno non è mai venuto meno», anche violando la stessa legge Usa.
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
L’artista palestinese, Mahmoud Abbas, ha dedicato una vignetta al dott. Hussam Abu Safiya. guarda
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire.
Siria
Il neo capo di stato siriano autonominato Ahmad Shara’ ha partecipato al vertice arabo del Cairo. Ha rivolto un appello alla comunità internazionale di bloccare le aggressioni israeliane e agire per il ritiro dell’esercito di occupazione dai territori siriani. Mentre lui pronunciava le sue parole al Cairo, i caccia di Tel Aviv hanno bombardato ad ovest di Damasco.
L’esercito israeliano ha allargato le zone occupate nel sud, avanzando verso Daraa.
Nel nord ovest del paese sono avvenuti scontri con armati legati al vecchio regime, con l’uccisione di due miliziani di Tahrir Sham arruolati nella nuova polizia. È stato dichiarato il coprifuoco e sono in corso operazioni di rastrellamento. Secondo l’Osservatorio siriano sono stati registrati momenti di alta tensione con la popolazione a causa delle azioni violente contro civili inermi, da parte dei nuovi governativi islamisti.
Libano
Un’ennesima violazione della tregua da parte israeliana. L’esercito di Tel Aviv ha comunicato di aver ucciso Khadar Said Hashem, un comandante militare di Hezbollah. L’attacco sarebbe avvenuto nei pressi di Kana, nel sud Libano. Secondo il comunicato di Tel Aviv, Hashem sarebbe il capo delle unità navali di Hezbollah. La protezione civile libanese ha informato di un attacco con droni ha ridotto in cenere un’auto vicino al villaggio di Rashkananiyeh, uccidendo tutti i passeggeri. Hezbollah non ha né confermato né smentito il comunicato israeliano.
Solidarietà
Anbamed e Associazione culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra palestinesi, Al-Najdah (Soccorso sociale). Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni e 8 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Zelensky cede su tutta la linea: firma il contratto per la cessione delle terre rare e si dichiara disponibile al cessate il fuoco. “fiducioso nelle capacità del presidente Trump”. La Von der Leyen presenta il piano per armare l’Europa di Bruxelles. Parlano di pace, ma preparano la guerra. E noi paghiamo.
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