Rapporto aggiornato di continuo; redatto da Anbamed e ACM sull’andamento della campagna. In fondo trovate le modalità delle adozioni, come aderire, i contatti e i numeri dei conti correnti e PayPal per perfezionare l’adesione.

.Cominciano ad arrivare alla redazione di Anbamed e ad ACM le richieste di adozioni di bambini e bambine palestinesi di Gaza. Il progetto Ore Felici per i Bambini/e di Gaza si è rivelato una fonte di ispirazione per la solidarietà internazionalista dei nostri lettori, ascoltatori, amici e compagni di strada.
Le prime adozioni:
- Liane Abu Mussa Data di nascita: 18.07.2018 – Orfana di padre. Vive con la madre Israa Yasser Hamadan Khafaja; Sono sfollati nel campo profughi di Al-Mawassi, Ad ovest di Khan Younis

2) Nome: Qamar Haydar Nimr Hassan, Data di nascita: 03.02.2018
Luogo di nascita: Hay Zeituon (Gaza città), Madre: Fatima Khalil Alladdaui, La bimba è orfana di padre. La casa è stata bombardata e completamente distrutta.
La madre ha 9 figli e non ha più lavoro a causa della guerra. Tutta la famiglia vive sfollata in una tenda di plastica leggera sorretta da listelli di legno, issata sui ruderi della loro casa.

FAQ (Domande più frequenti)
D. Che cos’è “Ore Felici per i Bambinii di Gaza“
R. È un’iniziativa di Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo (http://www.acmed.it/) in collaborazione con l’associazione Al-Najdah (Soccorso sociale) fondata da donne di sinistra palestinesi.
Il progetto si compone di due linee di finanziamento alle famiglie di Gaza con bambini/e:
a) un impegno di donare 50 euro al mese per un anno che garantisce ad un bambino /una bambina un’adozione a distanza;
b) una donazione singola di 50 euro che garantisce un pasto caldo per un mese alla famgilia con bambino/a.
All’affidatario vengono forniti una foto del bambino/a, una scheda sulle condizioni sociali (data e luogo di nascita, stato di famiglia, luogo di residenza attuale) e dov’è possibili indirizzi e numeri di contatto (account social del genitore, whatsapp,…).
D. Quanro dura l’impegno economico?
R – Per l’adozione a distanza, si chiede di finanziare la famiglia di un bambino o bambina per almeno un anno, con 50 euro al mese. La cifra totale di 600 euro copre un intero anno; il pagamento può avvenire su diverse rate oppure in un’unica soluzione, a seconda della scelta dell’affidatario/a.
D. Chi può attivare l’adozione?
R -Tutti. Una persona singola, una famiglia oppure un gruppo di amici o amiche, un’associazione, una classe di scuola, ecc…;
D. Qual è la percentuale di costi di segreteria che viene trattenuta dall’associazioni Anbamed e ACM?
R – Zero% TUtta la somma versata dall’affidatario viene trasferita per intero all’associazione Al-Najdah di Gaza, via bonifico su banca Palestine. I costi di trasferimento bancario li assumiamo noi su nostro carico. Il trasfermento non passa per i canali bancari israeliani.
D. Le donazioni godono di esenzioni fiscali?
R-Sì, alla fine dell’anno, una delle ns associazioni (a sconda del vostro versamento) emette un certificato di donazione deducibile dalle tasse, a chi presenta la dichiarazione dei redditi in Italia;
D. Con chi viene operata l’adozione a Gaza?
R – Il nostro rapporto è diretto con l’associazione di donne di sinistra palestinesi di Gaza Al-Najdah (Soccorso sociale). L’associazione per noi è il garante che i soldi vadano a delle persone bisognose; ci forniscono una foto del bambino/a, una scheda sulla situazione sociale della famiglia, che noi gireremo agli affidatari;
D. è possibile un contatto diretto con i bambini affidati a distanza e con le loro famiglie?
R – Sì, gli affidatari hanno la possibilità di contattare direttamente la famiglia del bambino/a (se ha a disposzione un cellulare; altrimenti tramite il Najdah). Si deve scrivere in arabo o inglese; se fosse necessario possiamo effetuare noi la traduzione in arabo. Non usate per favore i traduttori automatici che molte volte fanno degli scherzi. Tutta la corrispondenza deve essere digitale (email, account social, in caso di disponibiltà whatsapp, …). Non c’è, come ben sapete, servizio postale da e per Gaza;- Se il caso lo permette, gli affidatari possono parlare con la famiglia al telefono via whatsapp. Dipende tutto se la famiglia ha un cellulare o se il bambino/a non sia ospite nel Giardino d’infanzia di Al-Najdah (orfanotrofio);
D. Posso pagare una sola mensilità, una tantum?
R- Sì. In caso di un sostegno di soli 50 euro (una tantum), la somma entra nel secondo ramo del progetto: pasti caldi per un mese alla famiglia di un bambino/a. Per avere un’adozione a distanza bisosgna impegnarsi per un sostegno della durata di un anno.
D. Posso contattare dirvttamente le associazioni organizzatrici del progetto per avere maggiori delucidazioni
R. Sì, al telefono: +39.3398599708 oppure scrivendo un email: anbamedaps@gmail.com. Potete anche scrivere un commento in fondo all’articolo sul sito.
D. Come posso mandarvi i soldi?
R. I versamenti possono essere versate su uno dei seguenti conti: Le donazioni possono essere versate sui conti di Anbamed o di ACM.
Ecco i dati per il versamento:
- Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità
Iban: IT33U0891382490000000500793
- Oppure: tramite PayPal
- Associazione Culturale Mediterraneo (ACM):
IBAN: IT63R0306909606100000117316
Per altri dettagli: https://www.anbamed.it/2025/03/03/al-najdah-soccorso-sociale-malgrado-le-ferite-in-sostegno-dellinfanzia-a-gaza/
Un po’ di storia
Acm è impagnata in tale progetto con l’associazione Al-Najdah dal 2009. Un primo progetto è stato Campo Solidarietà (Turismo responsabile, sostenibile e e internazionalista), poi con 100 illusrrazioni per Gaza, in collaborazione con le illustratrici Giulia Orecchia e Emanuela Bussulati e con il supporto logistico del gallerista Adriano Mei Gentilucci. Vi hanno aderito oltre 150 illustratori di libri per bambini ed ha avuto diverse edizioni in molte città italiane. Con la partcipazione speciale del Premio Nobel Dario Fo e dei vignettisti Staino e Vauro.

La tappa successiva è stata la mostra itinerante con le opere di “Artisti per Gaza”, con la pubblicazione di un catalogo (edizioni ACM):

Infine è stata realizzata, in collaborrazione con la sorella dell’artista, la giornalista Michela Dazzi e la casa editrice Mesogea (Messina), la mostra “Al di là di sè, le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza”. Il catalogo contiene gli scritti sul conflitto medio-orientale di valenti scrittori e giornaisti: Gad Lerner, ettore Mo, Bruno Segre, Paola Caridi, Mimmo Lombezzi, eric Salerno, Ippolito Mauri, Maurizio Chierici, assim Dahmash, Cecilia Zecchinelli, Amira Hass, Lucia Goracci, Imma Vitelli, Viviano Domenici. Un’introduziduzione critica artistica delle opere di Vincenzo Dazzi scritta da Tommaso Trini. Il volume è stato curato da Michela Dazzi, Anita Magni e Farid Adly.
