Per ascoltare l’audio di oggi, 14 marzo 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/072 (1674)
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Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
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Le notizie:
Genocidio a Gaza
Nel quartiere Shejaieh, a Gaza città, un bambino è stato colpito ed ucciso dalle pallottole sparate da un drone comandato dagli assassinii soldati israeliani. Stava giocando tra i ruderi della loro casa dove i genitori hanno issato la tenda che li ospita. Si chiamava Amjad Hazem Abed. Aveva tre anni.
Il rapporto del ministero della sanità palestinese ci informa che ieri sono arrivati negli ospedali 9 corpi, 2 uccisi dalle operazioni militari dell’esercito di occupazione e 7 corpi sono stati estratti da sotto le macerie di bombardamenti precedenti. I feriti per le violazioni della tregua nella giornata di ieri sono stati 14.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria a Gaza
Nella Striscia di Gaza mancano generatori elettrici e unità di produzione di ossigeno. L’esercito israeliano aveva preso di mira gli ospedali ed in particolare aveva distrutto intenzionalmente le unità di produzione di ossigeno. Ben 10 unità erano state vandalizzate. Di conseguenza, le sofferenze di migliaia di malati sono decuplicate, soprattutto nei reparti di terapia intensiva, sale operatorie e nei reparti di respirazione artificiale. L’interruzione della corrente elettrica ha messo la vita dei malati in pericolo.
ONU
Dall’ONU nuove accuse di genocidio al governo Netanyahu.
Da Ginevra, la Commissione di inchiesta delle Nazioni Unite ha affermato che Israele ha “attaccato e distrutto intenzionalmente” il principale centro di fertilità del territorio palestinese a Gaza. Secondo la Commissione, il bombardamento “era una misura destinata a prevenire le nascite di palestinesi a Gaza, un atto genocida”.
Cisgiordania: è pulizia etnica e deportazione
Un’offensiva militare permanente contro le città e i villaggi della Cisgiordania. Nei rastrellamenti di ieri sono stati arrestati 18 attivisti, secondo le notizie rilanciate dall’agenzia Wafa. Agli attacchi dell’esercito si aggiungono le confische delle terre per ordini militari. Nella giornata di ieri ne sono state messe in atto tre. Con pretesti di esigenze militari, si assegnano le terre agricole palestinesi alle colonie ebraiche israeliane.
Sono in corso anche gli attacchi violenti dei coloni contro la popolazione. Incendi di auto, lancio di pietre contro le finestre delle case e occupazione violenta delle terre per la pastorizia. Sono azioni pianificate e coordinate ed avvengono simultaneamente in diverse località, da Massafer Yatta, alla valle del Giordano, a Nablus e Salfit. Tutti gli attacchi e le occupazioni di terre sono avvenute con la protezione dell’esercito. Obiettivo: la deportazione forzata della popolazione.
Trattative
Una nuova proposta di mediazione dell’inviato USA Witkoff. È stata avanzata ai mediatori arabi, Egitto e Qatar, che l’hanno girata alla delegazione di Hamas a Doha. Fonti giornalistiche Usa affermano che il governo Netanyahu ha già dato il suo assenso, ma da Tel Aviv non è arrivato finora nessun segnale diretto in merito.
La proposta – secondo fonti stampa statunitense – prevede una tregua fino al 20 aprile (50 giorni dal primo marzo, data di conclusione della prima fase; un periodo che comprende l’intero mese di Ramadan, mese del digiuno islamico, e la Pasqua ebraica). Il primo giorno dopo la firma, avviene il primo scambio di prigionieri e ostaggi. Si parla di 5 soldati vivi e 9 corpi di soldati morti sotto il bombardamento del loro esercito. In simultanea verranno rilasciati i detenuti palestinesi. Durante il cessate-il-fuoco temporaneo si apriranno le trattative per una tregua duratura, forse di 10 anni; di fatto la fine dell’aggressione di Netanyahu sulla popolazione di Gaza. Se la trattativa raggiungerà l’obiettivo, Hamas rilascerà il 20 aprile tutti gli ostaggi nelle proprie mani in cambio di un alto numero di prigionieri politici palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Israele deve metter fine da subito all’embargo contro Gaza e ammettere l’ingresso di camion con gli aiuti umanitari e sanitari.
Le forti pressioni statunitensi su Netanyahu, per indurlo a percorrere la via dell’accordo, sono funzionali al piano di egemonia in Medio Oriente, per ridurre il peso di Russia e Cina. A maggio, infatti, è previsto il viaggio di Trump in Arabia Saudita. In tale occasione il capo della Casa Bianca intende lanciare l’accordo per la normalizzazione delle relazioni di paesi arabi e musulmani con Israele. Non solo Riad, ma anche Libano, Siria, Malesia ed Indonesia. Accordi di Abramo allargati che avrebbero la funzione di contrastare l’asse Iran-Cina-Russia e garantire all’industria militare USA gli affari miliardari in esportazioni di armi.
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
La famiglia del dott. Abu Safiya ha deciso di riattivare gli account social a suo nomv, per dare continue informazioni sul caso. Il suo isolamento in carcere continua in una cella di 1 metro x 1 metro, mentre gli vengono negate le cure per la sua malattia al cuore.
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire.
Siria
Israele ha bombardato un palazzo a Damasco. Uccise tre persone, tutte civili, tra le quali una donna anziana. Secondo la protezione civile, il palazzo è stato distrutto completamente, mentre altri due adiacenti sono rimasti danneggiati. Sono state usate bombe incendiarie che hanno avviluppato tutto il quartiere in una coltre di fumo e fiamme. Da Tel Aviv, il portavoce dell’esercito ha detto che l’obiettivo colpito era una sede di Jihad Islamica palestinese. I caccia israeliani hanno continuato a sorvolare minacciosi i cieli della capitale siriana. Il ministro della guerra israeliano ha ripetuto le baldanzose minacce contro lo stesso nuovo capo di Stato siriano, Ahmad Shara’, chiamandolo con il suo nome di battaglia, Al-Joulani.
Libano
Il governo libanese ha nominato il capo di stato maggiore dell’esercito e i capi dei diversi servizi di sicurezza. Un’alchimia complessa che aveva creato in un primo momento tensioni al vertice dello Stato. Dosare i dettami della consuetudine spartitoria tra le principali confessioni (cristiano maroniti, musulmani sciiti e sunniti) e farle combaciare con la linea del premier Salam, che mette al centro il merito, non è stato un lavorio facile.
Di fronte ai nuovi incaricati ci sono grandi sfide. Il premier israeliano Netanyahu ha dichiarato che le 5 località occupate dall’esercito israeliano nel sud Libano avranno il carattere permanente e dalle quali non ci sarà nessun ritiro. Non solo, ma commentando il bombardamento israeliano su Damasco, ha affermato che la stessa cosa potrebbe avvenire anche in Libano.
Iran
La marina iraniana ha concluso manovre militari con la partecipazione di Cina e Russia e l’assistenza di altre 11 nazioni. Le manovre si sono tenute nel mare di Oman e nell’Oceano Indiano, simulando il contrasto alla pirateria navale nella zona. In passato, navi petroliere iraniane sono state bloccate e sequestrate da unità navali statunitensi, in violazione delle norme internazionali.
Solidarietà
Quattro adozioni a distanza di bambini/e sono state già pagate, due sono in arrivo e altre tre in gestazione.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico. Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni e 17 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Un sì con riserva di Putin alla tregua proposta da Trump. Al Cremlino incontro a porte chiuse tra Putin e l’inviato USA. I russi dilagano nel Kursk.
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