Per ascoltare l’audio di oggi, 28 marzo 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Per ascoltare l’audio di oggi, 28 marzo 2025:
Rassegna anno VI/086 (1688)
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A febbraio c’è stato un ulteriore calo delle donazioni. È il secondo mese consecutivo con il segno meno. Torniamo a preoccuparci. Infatti, i contributi volontari dei nostri lettori e ascoltatori sono stati 7. Il valore complessivo del mese scorso è stato di 555,00 € (- 495,00 € rispetto al precedente mese di gennaio).
Grazie a chi ha contribuito e chiediamo a tutti e tutte di seguire il loro esempio, nel sostegno economico dell’impresa giornalistica senza padroni e senza pubblicità. La libertà non ha prezzo!
Le indicazioni per farlo agevolmente sono presenti nel sito e nella newsletter.
Le notizie:
Genocidio a Gaza
Massacri quotidiani. Bombe dal cielo e artiglieria di terra mietono vite di gente civile innocente. A Beit Hanoun, l’esercito, per cacciare la popolazione accampata nei ruderi delle case distrutti, ha provveduto con i bulldozer a raderle al suolo completamente.
Nella giornata di ieri, negli ospedali sono arrivati 39 corpi e 124 feriti.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria
A Gaza, c’è il maggior numero di bambini amputati nella storia moderna. Lo afferma l’ufficio ONU per il coordinamento degli affari umanitari. Con l’aggravante che il sistema di sostegno alle vittime di guerra copre soltanto il 20% dei colpiti. L’associazione britannica “Medical Aid” ha denunciato che Israele vieta l’ingresso nella Striscia di materiali per la fabbricazione di arti artificiali ed ha bombardato il centro per la costruzione delle protesi.
Oltre due milioni di palestinesi sono alla fame. Il ministro israeliano della guerra, Katz, ha minacciato di togliere l’acqua ai palestinesi di Gaza, come è stato fatto con l’elettricità. È un fascista e la sua proposta è in linea con gli ideali genocidari, ma il fatto più grave dal punto di vista morale è il pronunciamento dei giudici. La Corte Suprema israeliana ha respinto all’unanimità le richieste delle organizzazioni per i diritti umani di portare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
L’organizzazione World Central Kitchen ha denunciato che un suo volontario è stato ucciso ed altri sei feriti in un bombardamento israeliano che ha colpito un punto di distribuzione di pasti caldi. (clicca).
Cisgiordania
Intensificata l’offensiva su Jenin e Tulkarem. Obiettivo del governo israeliano è la deportazione della popolazione palestinese. Nell’ultima settimana 4 mila famiglie sono state costrette a sfollare.
Ieri, truppe corazzate dell’esercito occupante hanno invaso la cittadina di Gasra, a sud di Nablus. Sparatorie all’impazzata e bulldozer al seguito, per distruggere la vita quotidiana della popolazione: una punizione collettiva. Colpa degli abitanti è quella di aver respinto un’aggressione dei coloni con il fitto lancio di sassi.
A Massafer Yatta si ripete l’aggressione dei coloni contro i contadini e pastori palestinesi. Un uomo è stato ferito gravemente e l’esercito, arrivato in sostegno dei coloni, lo ha lasciato sanguinante per diverse ore prima di ammettere l’arrivo dei soccorsi. Ciò che era successo al premio Oscar Ballal non è isolato, è la normalità che però non fa notizia.
Aggressioni di coloni ebrei contro la popolazione palestinese nativa autoctona anche nella valle del Giordano. Un’azione sistematica di attacchi, furti di animali e distruzione di pozzi per costringere la popolazione alla deportazione. La zona infatti rientra tra i piani di annessione del governo Netanyahu.
Libano
Israele minaccia di colpire Beirut. Alta tensione dopo l’annuncio di Tel Aviv di aver intercettato all’alba di oggi due razzi lanciati dal territorio libanese contro una colonia ebraica nel Golan siriano occupato. Sulla città di Al-Khayyam caccia israeliani hanno lanciato bombe incendiarie al fosforo bianco, secondo la stampa di Beirut. Tutti i giorni avvengono violazioni della tregua da parte di Israele. Ieri, un razzo lanciato da un drone ha ucciso due persone che viaggiavano su un’auto.
Il neo presidente libanese Aoun ha specificato in un’intervista che non ci sono garanzie internazionali per mettere fine all’aggressione israeliana. Di fatto, Stati Uniti e Francia sono complici della politica aggressiva di Israele per il suo dominio in Medio Oriente.
Siria-Libano
I rapporti tra Libano e Siria passano in una fase delicata. Dopo decadi di dominio della famiglia Assad sul Libano, dopo la guerra civile degli anni Settanta, si è passati alla massiccia presenza di miliziani di Hezbollah libanesi in Siria a fianco del regime e contro l’opposizione armata. La caduta del regime improvvisa non ha dato il tempo a tutti i miliziani libanesi e iraniani di ritirarsi dal territorio siriano o iracheno. Ieri si sono avuti rastrellamenti nella zona di Saida Zeinab, a sud della capitale Damasco, per la cattura di miliziani libanesi in clandestinità.
Le scorse settimane si sono avuti anche scontri al confine tra trafficanti di armi e forze di sicurezza siriane, con perdite tra le due parti. Per scongiurare l’inasprimento di ulteriori scontri, si è aperta a Gedda in Arabia saudita una conferenza tra i ministeri dell’interno e eserciti dei due paesi. Il presidente francese Macron è entrato in linea con la mediazione e ha annunciato per oggi un collegamento online con il presidente Aoun e il capo di Tahrir Sham, Shara’, autonominatosi nuovo presidente della Siria.
BDS
Oggi si conclude la settimana della campagna SPLAI “Spazi liberi dall’apartheid israeliana”. La campagna SPLAI – Spazi Liberi dall’Apartheid Israeliana, è promossa dal movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), che si batte per la libertà, la giustizia e l’uguaglianza del popolo palestinese.
Sono quasi 400 le realtà italiane che hanno aderito: associazioni, sindacati, movimenti, attività produttive e commerciali, centri sociali e culturali, squadre di sport popolare e altri spazi (vedi l’elenco completo qui).
(Per saperne di più ed aderire: clicca).
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire. Stiamo traducendo l’appello in italiano, su richiesta di molti lettori.
Solidarietà
Il “Coro Resistente” del Tigullio si è aggiunto alla grande famiglia degli affidatari. È arrivata ieri la loro adesione al progetto “Ore Felici per i Bambini di Gaza”. È la 15° adesione, in meno di un mese. Il Coro Resistente è nato circa un anno fa ed è composto da iscritti o simpatizzanti ANPI del Tigullio (Liguria). Sarebbe bello mandare una registrazione di “Bella Ciao”, eseguita dal Coro Resistente, da far ascoltare ai bambini del giardino d’infanzia di Al-Najdah.
Sono arrivate altre schede di bambini e bambine di Gaza. Malgrado le difficoltà operative, le amiche e compagne del Najdah stanno cercando di mantenere aperto il canale di comunicazione, per farci giungere notizie e aggiornamenti.
È in arrivo la 16° adozione di un/a bambino/a di Gaza. Siamo arrivati a 14 adozioni in meno di tre settimane. Un risultato eccellente. Grazie a voi, cari lettori di Anbamed, adesso siamo in grado di trasferire le somme raccolte al conto corrente dell’associazione delle donne di sinistra di Gaza, Al-Najdah (Soccorso sociale). Ve ne daremo conto documentale, appena le operazioni saranno andate a termine.
Ci arrivano ancora diverse proposte di gruppi di amici che si mettono insieme, per raccogliere i fondi necessari per coprire la spesa di un anno: 600 euro. Altre due adozioni sono in arrivo e 3 in gestazione.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico.
Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni, un mese e 3 giorno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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