Per ascoltare l’audio di oggi, 14 aprile 2025:
Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.
Direttore responsabile Federico Pedrocchi)
Rassegna anno VI/102 (1704)
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Le notizie
Genocidio a Gaza
L’ esercito israeliano ha rivendicato il crimine di guerra e contro l’umanità di aver bombardato con due missili l’ospedale Al-Ahli a Gaza. Come al solito ha affermato senza darne prova di aver colpito capi di Hamas. Una bugia come tutte quelle del passato per avere una copertura mediatica e diplomatica ai suoi crimini dai paesi e media complici del genocidio.
Tra gli uccisi vi è una bambina che si trovava nel pronto soccorso preso di mira. Malati e feriti si trovano all’aria aperta in letti di fortuna e sotto il riparo di tende improvvisate.
L’esercito di occupazione ha ordinato lo sfollamento della popolazione dalla parte orientale di Khan Younis.
Il ministro della guerra israeliano Yisrael Katz ha minacciato di rendere la Striscia di Gaza “più piccola e isolata”, scrivendo sul suo account social: “Gaza sarà sempre più ridotta e isolata, mentre un numero sempre maggiore di suoi residenti sarà costretto ad abbandonare”.
L’unico superstite della carneficina dei soccorritori della Mezzaluna rossa e della protezione civile palestinese, l’infermiere Asaad Manasra è stato preso in ostaggio dall’esercito israeliano. Lo ha comunicato la Croce rossa. È l’unico testimone della macabra azione criminale dei sadici soldati israeliani, compiuta il 23 marzo, dove sono stati trucidati 15 operatori umanitari palestinesi, che sono stati poi sepolti in una fossa comune.
Il nostro commento quotidiano fisso: Ci sono ancora coloro che obiettano che non si tratti di genocidio, basandosi su congetture
storiche e non guardando la realtà delle cifre e delle intenzioni, dicono: “Dire che Israele commette genocidio è una bestemmia”.
Pronunciare una frase simile è la vera bestemmia nei confronti della memoria dei sei milioni di ebrei assassinati dal nazismo tedesco.
Se questo è un uomo.
Situazione umanitaria
La responsabile dell’ufficio stampa regionale di Medici Senza Frontiere, Enas Abu Al-Khalaf, ha dichiarato: “Questa è una guerra contro tutti gli aspetti della vita nella Striscia di Gaza. Non sappiamo se potremo continuare a fornire assistenza medica a Gaza. Ciò che è accaduto ai pazienti dell’ospedale Ahli è una vera e propria condanna a morte. Da quando è ripreso l’attacco israeliano, abbiamo perso due dei nostri colleghi. Non vi è alcuna giustificazione per gli attacchi indiscriminati contro gli ospedali da parte di Israele”.
Il direttore generale della Croce rossa internazionale, Pierre Krähenbühl: “Provate a immaginare per un attimo cosa stia passando la gente di Gaza. Per 18 mesi, famiglie palestinesi sono state sfollate dalle loro case, uccise dai bombardamenti, ferite, amputate e il loro sistema sanitario è stato quasi completamente distrutto. Il trauma della guerra brutale non ha fatto che aggravarsi per i cittadini di Gaza. Oggi siamo all’inferno. La gente non sa più cosa fare, come prendersi cura dei propri figli o degli anziani. Ci sono migliaia di persone scomparse di cui non sappiamo nulla. La situazione a Gaza ci perseguiterà per decenni, perché nessuno potrà dire che non ne eravamo a conoscenza. Tutte le informazioni sono disponibili, le immagini sono disponibili. Se Gaza è un presagio di come verrà combattuta la guerra in futuro, sono in gioco le fondamenta della nostra umanità”.
Domenica delle Palme a Gaza
Sotto i bombardamenti, i cristiani gazzawi hanno commemorato la Domenica delle Palme con una breve processione. Una delegazione di donne e bambini/e di Al-Najdah ha fatto visita alla piccola comunità cristiana di Gaza presso la chiesa di San Porfirio, dove si era tenuta ieri una cerimonia religiosa ortodossa con una breve processione. La direttrice di Al-Najdah, Asmaa Khaled, ha affermato: “I bambini, cristiani e musulmani, hanno portato in mano foglie di palma”. Malgrado la giornata sia iniziata con il bombardamento dell’ospedale cristiano di Al-Ahli, poco lontano dalla chiesa, la gente non ha voluto rinunciare al rito religioso “che assume anche un valore simbolico di attaccamento alla propria terra”.
Cisgiordania
Offensiva militare israeliana contro il campo profughi di Nour Shams, a Tulkarem, con ordini di evacuazione e demolizione di decine di case. Attacchi delle truppe di occupazione anche contro el-Bira, Salfit ed el-Khalil.
A Massafer Yatta un gruppo di coloni ha distrutto con i bulldozer aree agricole palestinesi. Nell’incursione, i coloni sono stati scortati e protetti dai soldati. I coloni ebrei israeliani provenienti da ogni dove mirano a cacciare i nativi palestinesi dalle loro terre per allargare gli insediamenti. Pulizia etnica.
Israele
A Gerusalemme ovest, le famiglie degli ostaggi israeliani hanno manifestato davanti all’abitazione del capo del team negoziale, chiedendone le dimissioni. In contemporanea, è stata registrata un’ondata di richieste all’interno dell’esercito israeliano, con 200 soldati di riserva dell’unità medica militare e 250 ex dipendenti del Mossad che hanno firmato una lettera in cui chiedevano la fine della guerra e il ritorno degli ostaggi.
Yemen
Morti e feriti nell’attacco statunitense di ieri su Sanaa. I missili sono stati lanciati da una nave nell’oceano indiano e hanno colpito una fabbrica di ceramica, uccidendo lavoratori e ferendo altri 13. Gli houthi hanno ammesso le perdite tra i civili e sostengono di aver abbattuto un drone sofisticato statunitense del tipo MQ-9.
Da un mese non passa un giorno che non vi sia un attacco statunitense sullo Yemen. La guerra di Trump mira anche a minacciare l’Iran, con il quale è entrato in trattative nel vicino Oman.
Sudan
Le milizie di Pronto Intervento hanno dichiarato di aver preso il controllo del grande campo profughi di Zamzam. L’esercito ha ammesso la perdita del controllo del campo, parlando della fuga di migliaia di civili verso la città di el-Fasher, che dista 12 km. Il coordinamento della resistenza civile ha parlato in un comunicato sui social dell’uccisione di 326 civili in tre giorni di attacchi da parte delle milizie di Hamidati.
Se vengono confermate le notizie, si avvicina la prossima mossa delle milizie per la secessione della zona occidentale del Sudan completamente sotto il loro controllo.
Appello per il dott. Hussam Abu Safiya
Firmate l’appello per chiedere la liberazione del direttore dell’ospedale Kamal Adwan,preso in ostaggio dall’esercito israeliano il 27 dicembre 2024, poi dopo 10 giorni annunciata la sua detenzione. Contro di lui non ci sono accuse. Il coraggioso medico è reo di non aver abbandonato il posto di lavoro, malgrado l’assassinio di suo figlio primogenito, Ibrahim, e le gravi ferite da lui stesso subite. clicca per aderire. Stiamo traducendo l’appello in italiano, su richiesta di molti lettori.
Solidarietà/Al-Najdah
È arrivata ieri la 24sima adozione. Molte anche le quote una tantum per i pasti caldi alle famiglie con bambini/e orfani/e. Un risultato eccellente. Grazie a voi, cari lettori di Anbamed, adesso siamo in grado di trasferire le somme raccolte al conto corrente dell’associazione delle donne di sinistra di Gaza, Al-Najdah (Soccorso sociale). Il totale delle donazioni ricevute in un mese, dal 3 al 31 marzo 2025, è di 8.050 euro.
Vi daremo conto documentale del trasferimento bancario, appena le operazioni saranno andate a termine.
Ci sono arrivati in banca dei contributi per adozioni, ma non abbiamo ricevuto comunicazioni dagli affidatari, che non riusciamo a contattare. Preghiamo i donatori di scriverci per avvisarci e fornirci i loro contatti email e telefonici, per semplificare le comunicazioni.
Ci arrivano ancora diverse proposte di gruppi di amici che si mettono insieme, per raccogliere i fondi necessari per coprire la spesa di un anno: 600 euro.
Tutti i giorni arrivano altri messaggi di lettori di Anbamed esprimendo interesse al progetto e richieste di approfondimento. “Ore Felici per i Bambini di Gaza, adozioni a distanza e pasti caldi” è la cosa giusta.
Il sito IdeeInFormazione ha pubblicato in Homepage il nostro appello alle adozioni a distanza per i bambini/e di Gaza. Guarda!
Il direttivo di ACM ha deciso di donare agli affidatari due libri, pubblicati per promuovere l’attività di sostegno ai bambini/e: “Artisti per Gaza” (un catalogo di opere d’arte) e “Al di là di sé. Le opere di Vincenzo Dazzi per i bambini di Gaza” – Mesogea editore (catalogo e raccolta di scritti).
Mandateci gli indirizzi postali. Grazie!
Anbamed e Associazione Culturale Mediterraneo hanno lanciato un appello per il finanziamento di un progetto di adozioni a distanza di bambini e bambine palestinesi. Un’iniziativa realizzata con l’associazione di donne di sinistra, Al-Najdah (Soccorso sociale). clicca
Continuano ad arrivare richieste di informazioni più dettagliate, alle quali oltre al messaggio diretto, risponderemo anche con un articolo specifico pubblico.
Per partecipare al progetto: clicca
Notizie dal mondo
Sono passati tre anni, un mese e 20 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina.
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