Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
18 novembre 2021
Rassegna anno II/n. 141
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Nella rubrica Approfondimenti pubblichiamo un ricordo della collega Maria Grazie Cutuli, inviata del Corriere della Sera assassinata, vent’anni fa, in Afghanistan. Nella commemorazione si terrà la cerimonia di assegnazione del premio Cutuli a Patrick George Zaki.
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I titoli
Sudan: Altri 14 morti nelle manifestazioni contro il golpe.
Migranti: Per omissione di soccorso da parte delle marine militari, 10 migranti sono morti in una barca in avaria, mentre 99 salvati da una nave umanitaria.
Grecia: Processati a Lesbo i soccorritori di migranti con l’accusa di traffico di esseri umani.
Afghanistan: Altri attentati con decine di morti a Kabul.
Egitto: Condanne pesantissime contro cinque protagonisti delle rivolte del 2011.
Palestina Occupata: Ucciso dai soldati israeliani un giovane di 16 anni nella Gerusalemme vecchia.
Le notizie
Sudan
Generali assassini!
Quattordici manifestanti sono stati uccisi ieri a Kahrtoum. Secondo fonti mediche tutti sono stati colpiti da proiettili da guerra nella testa o al torace. “Chi ha sparato, voleva uccidere” – ha detto un medico sotto anonimato. Ci sono altre decine di persone ferite gravemente che sono sottoposte a interventi chirurgici per estrarre le pallottole. I militari hanno chiuso dall’alba i ponti sul Nilo, per impedire l’afflusso dei partecipanti alle proteste contro il colpo di Stato. Quella di ieri è la quinta grande manifestazione popolare, con centinaia di migliaia di partecipanti, che viene organizzata dal 25 ottobre data del colpo di Stato del generale Burhan. Dopo aver sigillato Internet, in molte zone del paese, da ieri sono state bloccate le reti cellulari, per impedire l’organizzazione delle proteste.
Migranti
Un barcone in avaria a 30 miglia dalle coste libiche è stato soccorso dalla nave di Medicins sans Frontieres, “Geo Barents”. Sono stati salvati 99 migranti e nelle stive sono stati trovati 10 corpi, morti per asfissia nel vano motore. Il segnale di avviso è stato lanciato da Alarm Phone, ma nessuna nave, né libica, né italiana, né maltese si è mossa alla ricerca. Secondo l’equipaggio del Sea Bird, il velivolo dell’associazione Sea Watch, “Le due navi italiane Asso-Venticinque e Almisan erano nelle vicinanze della barca, ma non hanno risposto al Mayday Relay da noi lanciato”.
Grecia
È iniziato ieri a Lesbo il processo contro 24 volontari che, durante il 2015, hanno soccorso migranti e salvato vite umane nel mare Egeo. Tra di loro anche la siriana Sarah Mardini, sorella della nuotatrice olimpica, Yusra. Sono stati arrestati nel 2018 con le accuse di traffico di persone, riciclaggio di denaro, spionaggio e appartenenza a un’organizzazione criminale.
Sarah attualmente è libera e vive in Germania, ma non ha potuto assistere all’udienza perché le autorità greche le hanno impedito l’ingresso. I volontari rischiano, se ritenuti colpevoli, fino a 5 anni di reclusione. (Per saperne di più su questa storia)
Afghanistan
A Kabul, due attentati contro un autobus hanno provocato 10 morti, tutti civili, e il ferimento di altre sette. Un’altra bomba a Ghazni, nel centro del paese, ha ucciso una persona e ferito altre due. Non passa giorno che non vi siano notizie di attentati e attacchi terroristici, che la maggior parte delle volte non vengono rivendicati, ma sono riconducibili all’Isis-Khotasan.
La crisi umanitaria alla vigilia dell’inverno ha indotto il ministro degli esteri, Muttaqi, a scrivere una lettera aperta alla Casa Bianca, implorando il ritorno agli accordi di Doha. La richiesta impellente è lo scongelamento dei fondi della banca centrale afghana depositati negli Stati Uniti e la fine delle sanzioni.
L’inviato speciale russo in Afghanistan ha espresso la volontà di Mosca di ristabilire normali rapporti con il governo dei taliban e poi ha proseguito:“Lavoreremo perché l’Afghanistan sia un paese che contribuisca alla lotta contro il terrorismo e contro il traffico di droga”. (Leggere l’intervista esclusiva su Newsweek)
Egitto
Il tribunale per la sicurezza dello Stato ha condannato a 5 anni di reclusione l’avvocato ed ex deputato Ziad Al-Aleemi, uno dei protagonisti della rivolta di piazza Tahrir nel 2011. Insieme a lui sono state condannate altre quattro persone, due giornalisti e due attivisti. Queste sentenze non sono appellabili per le leggi dello stato d’emergenza, che è stato dichiarato concluso soltanto formalmente per motivi di propaganda del regime, nel tentativo di ottenere gli aiuti congelati dal Dipartimento di Stato USA.
É andata meglio per il professore Ayman Nada, presidente del Dipartimento radio e televisione nella facoltà di comunicazione dell’Università del Cairo. È stato rilasciato dietro cauzione e obbligo di firma, dopo due mesi di detenzione, con l’accusa di diffusione di informazioni false e offesa alle istituzioni. Nada aveva pubblicato due articoli sul sistema mediatico egiziano definito “realista più del re”.
Palestina Occupata
Le forze di occupazione israeliane hanno ucciso un giovane palestinese di 16 anni, che secondo la loro versione avrebbe accoltellato due soldati nella città vecchia di Gerusalemme Est. Testimoni oculari palestinesi, secondo i media locali, smentiscono questa versione e parlano di un’esecuzione extragiudiziale avvalorata dalle nuove disposizioni militari del governo Bennett.
Il tribunale militare di Tel Aviv ha condannato un’attivista spagnola a 13 mesi di reclusione, con l’accusa di finanziamento al Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Juana Rashmawi lavorava nei “Comitati per l’Azione Sanitaria”, che il governo israeliano ha accusato nel 2020 di essere un’associazione fiancheggiatrice del FPLP. Nei giorni scorsi il ministro israeliano Gantz ha ordinato la messa fuorilegge di 6 organizzazioni giuridiche che si battono per i diritti umani nei territori palestinesi occupati.
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