Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
28 novembre 2021 Buona Domenica!
Rassegna anno II/n. 151
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Da oggi, ogni domenica troverete nella Newsletter un supplemento “Echi dalla stampa araba”, una sintesi breve ma fedele di analisi, opinioni, commenti ed editoriali. Sarà curata da Francesca Martino, arabista e traduttrice, che comincia da questa settimana la sua collaborazione con Anbamed.
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I titoli
Yemen: I sauditi bombardano la capitale Sanaa, occupata dai ribelli Huothi.
Tunisia: Scoperta una banda che traffica organi umani operante in Turchia.
Algeria: Bassa affluenza al voto nelle elezioni comunali e regionali.
Etiopia: Duri combattimenti portano i ribelli a 100 km dalla capitale.
Sudan: Liberati altri prigionieri politici. Scontri con l’Etiopia al confine della zona contesa.
Egitto: Una spettacolare inaugurazione della “Via delle Sfingi” a Luxur.
Le notizie
Yemen
I combattimenti coinvolgono tutto il territorio yemenita e non più soltanto Maarib. Duri scontri hanno interessato anche Taez, Hodeida e la capitale Sanaa. L’offensiva saudita utilizza principalmente l’aviazione, lasciando le battaglie a terra alle truppe yemenite ed a formazioni mercenarie del Pakistan, Bangladesh e Somalia. I sauditi hanno informato che nelle ultime 24 ore sono state compiute 10 incursioni aeree sulle truppe assedianti a Maarib ed altrettante su Sanaa. Ci sarebbero stati almeno 60 miliziani uccisi.
Tunisia
È stato arrestato un gruppo di tunisini facente parte di una banda internazionale dedita al traffico di organi umani. Nelle indagini della procura di Tunisi sono coinvolte 10 persone di diverse città e con diversi ruoli di responsabilità. L’inchiesta è partita dopo i sospetti su un giovane in partenza per Istanbul. Durante l’interrogatorio ha confessato che stava partendo per sottoporsi ad un intervento di estrazione di un rene, venduto al prezzo di 16 mila euro. È stato individuato, in collaborazione con i giudici turchi, anche il mediatore tunisino a Istanbul. Inoltre, è stato scoperto il giro di cliniche private turche che operano come centro europeo di trapianti di rene, con un giro di affari internazionale. Il mercato clandestino degli organi in Tunisia è prospero e la crisi economica, seguita alla pandemia, lo ha reso più florido, infatti è passato dai 718 casi nel 2019 ai 1313 nel 2020.
Algeria
Si sono svolte ieri in Algeria le elezioni comunali e regionali. È il terzo voto dalla salita al potere del presidente Tabboune. In meno di due anni ci sono state altre due votazioni: il referendum costituzionale del 1° novembre 2020 e le elezioni politiche dello scorso giugno. Due partiti di opposizione hanno deciso di non partecipare, contestando l’alto numero di firme richiesto per la presentazione delle liste. La partecipazione al voto in tutte le precedenti tornate è stata molto bassa, sotto il 24% degli aventi diritto. Il movimento Hirak, infatti, ha chiamato al boicottaggio ed ha chiesto una Costituzione nuova condivisa e non rattoppata, come è stata definita quella operata dal presidente Tabboune emendata da una commissione da lui nominata, senza coinvolgere il Parlamento e le forze politiche e sociali. Per incentivare la popolazione al voto, il governo ha preparato una campagna pubblicitaria capillare, anche con l’uso di cartellonistica di gigantesche dimensioni: “Se vuoi essere il protagonista del cambiamento, pressa il dito nell’inchiostro e vota!”. I risultati si sapranno a partire da oggi.
Etiopia
Infuriano le battaglie in quattro zone tra le forze governative e i miliziani del Fronte del Tigray e suoi alleati. La battaglia principale è quella per la conquista di Scioua, sulla principale strada che collega la capitale Addis Abeba con Gibuti sul mar Rosso. I portavoce del Fronte asseriscono che le loro avanguardie sono a 100 km dalla capitale, ma che il loro obiettivo non è conquistarla. Il premier Abiy si trova sul fronte nel tentativo di riorganizzare le truppe governative, che hanno una superiorità di armamenti pesanti e aviazione, ma soffrono la poca esperienza dei soldati nella guerra di posizione. L’aeronautica militare ha attaccato con droni il capoluogo del Tigray, Makallè, causando danni alle case. L’ambasciata britannica e quella statunitense hanno ordinato ai loro cittadini di lasciare immediatamente l’Etiopia.
Sudan
Sono stati liberati altri attivisti e funzionari in seguito allo sciopero della fame di un gruppo di detenuti politici. Inoltre il premier Hamdouk ha dimissionato il capo della polizia e il suo vice, a causa dell’uso delle pallottole da guerra nella repressione dei manifestanti. La situazione di “né vincitori né vinti” sta lasciando spazio di manovra ai militari e dividendo il movimento democratico di opposizione ai golpisti. Finora il premier, ritornato al suo incarico dopo 3 settimane di arresti ai domiciliari, non ha formato il nuovo governo.
Si sono registrati inoltre scontri con le truppe etiopiche nella zona di Melkamo, Sei militari sudanesi, tra i quali due ufficiali, sono rimasti uccisi. I due paesi hanno un contenzioso sui confini, ma le turbolenze interne hanno messo in secondo piano le operazioni militari sulla frontiera.
Egitto
Si è svolta a Luxor la cerimonia di inaugurazione della “Via delle Sfingi”. Una strada lunga circa 3 km che collega Luxor a Karnak, restaurata con porfido, come nella sua versione antica.
Uno spettacolo di danze, musiche e canti, in un museo archeologico all’aperto che ha affascinato il mondo. Il Ministero del turismo egiziano, con queste manifestazioni spettacolari e con l’inaugurazione del grande museo delle Piramidi, intende promuovere il settore turistico che ha sofferto negli ultimi due anni a causa della pandemia.
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Echi dalla stampa araba
a cura di Francesca Martino
In questa rubrica riprendiamo in sintesi, ma fedelmente, opinioni, commenti ed editoriali apparsi sulla stampa araba, che valutiamo siano di un certo interesse per il lettore italiano.
La pubblicazione non significa affatto la condivisione delle idee espresse.