Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
14 dicembre 2021
Rassegna anno II/n. 167
Per informazioni e contatti manda un messaggio
Per ascoltare l’audio:
La pagina delle vignette è QUI
Sostieni Anbamed
Questa rassegna sopravvive grazie ai contributi dei suoi lettori e ascoltatori.
Ricordati che anche il più grande oceano è fatto di gocce!
Ecco i dati per il versamento:
Associazione Anbamed, aps per la Multiculturalità
Banca di Credito Cooperativo della Valle del Fitalia
Iban: IT33U0891382490000000500793
Bic: ICRAITRRPDO
I titoli
Tunisia: Il presidente Saied annuncia elezioni anticipate nel dicembre 2022.
Siria: Incursione di truppe speciali statunitensi contro cellule ISIS a Deir Azzour.
Iraq: È in corso un’operazione anti-terrorismo dell’esercito iracheno ad est della capitale.
Libia: Le elezioni saranno rinviate, ma nessuno vuole assumersene le responsabilità.
Libia 2: Recuperati nel deserto i corpi di 13 migranti.
Giordania: Incontro tra esperti iraniani e sauditi “per costruire fiducia”.
Palestina Occupata: Ucciso un altro giovane palestinese con un colpo in testa.
Kurdistan: Operazioni militari turche e attacchi con droni in territori iracheni e siriani.
Le notizie
Tunisia
Il presidente Saied ha annunciato – in un discorso televisivo in diretta dal Palazzo presidenziale – lo svolgimento delle elezioni politiche tra un anno, una consultazione popolare sulla nuova Costituzione da gennaio a marzo 2022 e un referendum sulle modifiche costituzionali il 25 luglio. Un programma che prevede il congelamento dell’attuale Parlamento fino alle prossime elezioni e nessun coinvolgimento delle forze politiche nel progetto di riforma. “Saranno processati tutti coloro che hanno compiuto crimini di corruzione, rubando il futuro alla gioventù tunisina e non sfuggiranno alla giustizia coloro che hanno esportato illegalmente patrimoni guadagnati col malaffare e coloro che hanno ricevuto finanziamenti stranieri per le campagne elettorali”. Un discorso molto duro che non mancherà di suscitare reazioni da parte dei partiti dell’ex governo disciolto con le misure d’emergenza intraprese lo scorso 25 luglio.
Siria
Si è svolta un’incursione di reparti speciali statunitensi elitrasportati nella provincia di Deir Azzour, con il supporto a terra di combattenti delle forze democratiche siriane a guida curda. Secondo fonti curde, l’operazione mirava alla cattura di cellule dormienti di Daiesh (Isis). Nella sparatoria sono rimaste uccise almeno 3 persone e catturate dieci.
Due rapporti della stampa statunitense, pubblicati ieri, ci forniscono un quadro della gravità dei bombardamenti statunitensi e israeliani sulla martoriata Siria. Il New York Times riporta le rivelazioni sulla presenza di un gruppo segreto di analisti, denominato Talon Anvil, che indicavano ai piloti gli obiettivi da colpire. Il gruppo ha operato nell’ombra in Siria dal 2014 al 2019, guidando migliaia di bombardamenti e lanci di missili su obiettivi jihadisti, ma in moltissimi casi ad essere colpiti erano degli obiettivi civili, individuati per errore. I rapporti elaborati a spanne – scrive il NYT – hanno causato “la morte di contadini mentre raccoglievano il grano, bambini che giocavano per strada, famiglie che scappavano dai combattimenti e civili che si nascondevano dietro i muri”. (si può leggere qui l’articolo originale in inglese)
Il Washington Post invece rivela che Israele ha compiuto a giugno dei bombardamenti contro ex siti di armi chimiche, che secondo i servizi di Tel Aviv stavano per essere messi in funzione. Damasco ha respinto le motivazioni e ha confermato che nel 2013 aveva consegnato nelle mani degli ispettori ONU tutte le armi chimiche in suo possesso.
Iraq
L’esercito iracheno ha sferrato un’operazione nelle zone montagnose di Hamrin, nella provincia di Diyala ad est di Baghdad. L’operazione è condotta per via terra su cinque direttrici e supportata dall’aeronautica e dalle truppe elitrasportate. Nei giorni scorsi la zona è stata oggetto di un duro bombardamento contro i covi dei daieshisti. Da questa regione impervia, i jihadisti organizzavano le loro spedizioni verso la capitale o a nord-ovest nella zona di Kirkuk, il ventre molle dell’Iraq a causa del contenzioso per il suo controllo tra l’autonomia curda e il governo centrale.
Libia
Le elezioni sono di fatto da rinviare, apparentemente per motivi tecnici: poco tempo per la campagna elettorale. Il Parlamento libico ha svolto ieri una riunione consultiva a Tripoli, per valutare la situazione politica in seguito al rinvio della pubblicazione della lista definitiva dei candidati alle presidenziali da parte della Commissione elettorale. La questione in realtà è politica e nessuna parte vuole assumersi la responsabilità del rinvio. La Commissione non accetta il ripescaggio per via giudiziaria delle candidature di Gheddafi jr e del premier Dbeiba. Il portavoce del Parlamento ha informato che la posizione ufficiale sulle elezioni sarà definita nella seduta della prossima settimana, a 5 giorni dal previsto e oramai impossibile voto. L’arrivo della statunitense Williams, consigliera del segretario dell’ONU ed ex inviata speciale UNSMIL (Missione ONU per la Libia) ha ridato fiducia nel superare la crisi politica in corso. Si assumerà l’ONU l’onere del rinvio.
Libia 2
I corpi di 13 migranti di origine sub-sahariana sono stati trovati nel deserto libico. Sono morti durante il tentativo di attraversare i confini ed arrivare alla regione costiera per intraprendere il viaggio via mare verso l’Europa. La regione di confine con il Niger, Ciad ed Algeria è completamente abbandonata ed è in preda alle bande di criminali e jihadisti che operano ogni tipo di contrabbando.
A Khoms, cittadina costiera ad est di Tripoli, le forze di sicurezza hanno ingaggiato una battaglia di diverse ore con una banda criminale locale nota con il nome del capo “Qantsha” (Il ratto). Nello scontro, avvenuto in mezzo alle case della città vecchia sulla costa, sono state usate mitragliatrici pesanti e Kalashnikov. Dopo tre ore di battaglia, con la morte di diversi criminali e di un ufficiale della polizia, sono stati catturati il Qantsha e diversi suoi uomini.
Giordania
Amman ha ospitato un incontro in tema di sicurezza tra esponenti dell’Iran e dell’Arabia Saudita. Lo ha annunciato l’agenzia stampa ufficiale “Petra”. Le delegazioni hanno discusso di come ricostruire la fiducia reciproca, in particolare il tema del programma nucleare iraniano. Il livello delle delegazioni era di esperti tecnico-scientifici e del settore sicurezza e sono state ospitate dall’Istituto arabo per gli studi di sicurezza nazionale. Un diplomatico iraniano ha voluto sottolineare che: “le delegazioni non sono governative, ma non per questo andrebbe sminuito il loro significato”. In passato si erano già svolti a Baghdad incontri diretti tra rappresentanti iraniani e sauditi, l’ultimo a settembre al quale hanno partecipato il ministro degli esteri saudita, Adel Jubair, e Alì Shamkhani, segretario del Consiglio Supemo per la Sicurezza Nazionale iraniano. Si era tenuto all’aeroporto internazionale alla presenza del premier iracheno Al-Kadhimi.
Palestina Occupata/Israele
Le autorità carcerarie israeliane hanno liberato per fine pena, Raied Salah, scrittore e politico palestinese cittadino israeliano di Omm Fahem. Ha passato in carcere, in totale isolamento, 28 mesi: 11 di detenzione amministrativa e altri 17 mesi dopo la condanna. Una massa di sostenitori e attivisti lo hanno accolto al suo arrivo in città, dove ha tenuto una conferenza stampa, nella quale ha spiegato le atrocità psicologiche degli aguzzini israeliani compiute scientificamente contro i detenuti palestinesi, per creare nelle loro menti effetti irreversibili. “Per tutto il periodo di prigionia non ho incontrato nessuno dei detenuti del settore isolamento. Ho resistito perché ho scritto un libro di poesie e diversi saggi – e poi ha aggiunto – Non mi sono arreso e continuerò la mia battaglia per la dignità”.
A Nablus, un altro giovane palestinese di 31 anni è stato ucciso dai soldati di occupazione. Oramai questo governo ha dato licenza di uccidere con le nuove misure di ingaggio approvate un mese fa. Il premier palestinese Shtie ha lanciato un appello alla comunità internazionale “per denunciare gli assassinii quotidiani da parte di Israele nei confronti dei giovani che lottano per la difesa delle loro terre dagli usurpatori arrivati in Palestina da ogni dove”.
Kurdistan
Il ministero della difesa di Ankara ha informato di aver lanciato attacchi con droni nel nord dell’Iraq e della Siria contro quelli che ha chiamato terroristi. La stampa turca scrive che nel nord dell’Iraq sono stati uccisi tre combattenti e in Siria almeno sette. Secondo l’agenzia curda ANHA, gli attacchi dell’esercito di occupazione a Sinjar/Shengal hanno colpito edifici civili. Nel nord della Siria, l’esercito turco e le milizie siriane alleate hanno usato l’artiglieria pesante e il lancio di razzi contro villaggi e città, provocando morti a Tel Temer nella provincia di Hasaka. Si assiste ad una nuova ondata di profughi.