Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
7 gennaio 2022
Rassegna anno III/n. 006
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I titoli
Sudan: Dura repressione dei militari golpisti. Tre manifestanti uccisi.
Palestina occupata: Un altro giovane palestinese ucciso dai soldati israeliani.
Iran: Bruciato nella notte il monumento per il generale Soleimani.
Marocco: Accordo bilaterale con la Cina per l’adesione alla “nuova via della seta”.
Etiopia: Arrestati migliaia di migranti tigrini cacciati da Riad.
Le notizie
Manifestazioni in tutte le città sudanesi per dire no al potere militare. “I soldati nelle caserme!” intonavano i partecipanti ai cortei. Sono stati bloccati Internet e telefonia cellulare e chiusi tutti i ponti che collegano le diverse parti della capitale. Malgrado queste misure, la partecipazione è stata fortissima e un consistente gruppo ha tentato di avvicinarsi al Palazzo presidenziale, dove vive il generale golpista Burhan. La polizia ha sparato e ucciso 3 giovani. Il numero totale delle vittime della repressione dal giorno del colpo di Stato, il 25 ottobre 2021, è di 60. I crimini dei golpisti di Khartoum finora sono stati impuniti e la solidarietà internazionale non si è fatta ancora sentire.
Palestina occupata
Un altro crimine a sangue freddo compiuto dall’esercito israeliano. Nel campo profughi di Balata è stato ucciso un giovane di 21 anni, Baqir Hashash. Pietre contro pallottole. Hashash è stato colpito in testa con un proiettile sparato dal mitra di un soldato. All’alba di ieri, l’esercito di occupazione ha iniziato un’operazione di rastrellamento nel campo ed è stato affrontato da un gruppo di giovani con il lancio di pietre. I soldati israeliani sono autorizzati a sparare secondo le nuove regole d’ingaggio approvate dal governo Bennett.
Iran
Nella notte tra mercoledì e giovedì, ignoti hanno incendiato un monumento eretto nel secondo anniversario dell’assassinio del generale Soleimani. Lo scrive la stampa locale della città di Shahrekord, nella regione occidentale di Chahar Mahal e Bakhtiari, definendo il gesto come “vergognoso”. L’opposizione iraniana all’estero lo qualifica invece come atto di resistenza clandestina contro la tirannia.
Marocco
Rabat e Pechino hanno firmato un accordo bilaterale per il rafforzamento delle relazioni economiche. Secondo questo accordo, la Cina accrescerà gli investimenti nei settori dell’industria automobilistica, aeronautica e nelle super-tecnologie. Il Marocco è stato il primo paese del Maghreb a entrare (nel 2017) nell’iniziativa cinese denominata “nuova via della seta”. Gli investimenti cinesi in Marocco sono stati nel 2021 di 300 milioni di dollari. L’accordo è stato firmato in video conferenza dal ministro degli esteri di Rabat e dal vicepresidente dell’ente per lo sviluppo nazionale cinese.
Etiopia
Secondo Human Rights Watche, migliaia di migranti tigrini, cacciati dall’Arabia Saudita, sono stati incarcerati ad Addis Abeba con l’accusa di “simpatie per il Fronte Popolare di Liberazione del Tigray”. L’organismo internazionale considera questi atti come discriminatori e paragonabili alle sparizioni forzate, perché le famiglie non vengono informate dell’arresto. Anche l’ente etiopico per i diritti umani (di nomina governativa, ma indipendente) ha criticato gli arresti immotivati.
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