Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
9 gennaio 2022
Rassegna anno III/n. 008
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Oggi trovate sul sito la puntata n. 7 della rubrica “Echi dalla stampa araba”, a cura di Francesca Martino.
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I titoli
Sudan: L’ONU propone un tavolo di negoziato per trovare una soluzione pacifica alla crisi.
Etiopia: 56 morti in un bombardamento governativo su un campo profughi in Tigray.
Egitto: Rilasciato l’attivista Rami Shaath, dopo essere stato costretto a rinunciare alla nazionalità egiziana.
Iran: Morto in carcere per Covid il poeta e cineasta Baktas Abtin
Arabia Saudita: Rilasciata la principessa Nasma Bint Saud, figlia dell’ex monarca, dopo 3 anni di detenzione amministrativa.
Egitto 2: L’imprenditore e sostenitore di Al-Sissi, Mohammed Amin, in carcere per violenza sessuale su minorenni e traffico di esseri umani.
Le notizie
Sudan
Il rappresentante dell’ONU, Volker Perthes, ha invitato tutte le parti sudanesi militari e civili ad una trattativa, al fine di giungere ad una soluzione pacifica per la fase transitoria. “Le consultazioni sono già iniziate – ha detto – e comprenderanno i partiti, i movimenti armati, la società civile, le realtà sociali, i movimenti femminili, i comitati di resistenza e l’esercito”. Il Consiglio di sicurezza dell’ONU dedicherà la riunione di mercoledì alla situazione in Sudan. Il segretario generale Guterres ha telefonato al generale Burhan per sottolineare la necessità di arrivare ad una soluzione che eviti il deragliamento delle conquiste realizzate finora.
Etiopia
Un bombardamento dell’aviazione etiopica sul campo profughi di Didbet in Tigray ha provocato 56 morti. Lo hanno riferito, in condizioni di anonimato, due operatori umanitari. Il racconto dei due è corredato anche da foto dei 30 feriti, tra i quali bambini. La strage è avvenuta in concomitanza con il lancio dell’iniziativa del premier Abiy Ahmed, volta all’apertura di un dialogo nazionale tra tutte le parti belligeranti per una soluzione del conflitto. Per dare cedibilità alle sue parole, Abiy ha fatto rilasciare un gruppo di detenuti politici tra i quali anche dirigenti dei fronti del Tigray e dell’Oromo.
Egitto
Le autorità giudiziarie egiziane hanno rilasciato l’attivista Rami Shaath, uno dei protagonisti della rivolta di piazza Tahrir del 2011, nonché figlio del negoziatore ed ex ministro palestinese. Dopo due anni e mezzo di carcere senza processo, Shaath jr, per poter ottenere la libertà, ha dovuto rinunciare alla nazionalità egiziana. Una violenza psicologica di enorme portata che rivela il disprezzo per i diritti delle donne a trasmettere la nazionalità ai figli; la madre di Rami infatti è cittadina egiziana. Nel comunicato, la famiglia esprime la soddisfazione per la libertà conquistata, ma ha stigmatizzato il comportamento ricattatorio delle autorità del Cairo. (Testo integrale del Comunicato in inglese). Al suo arrivo a Parigi, dove vive sua moglie, Celine Lebrun, cittadina francese, Rami Shaath ha svolto una conferenza stampa nella quale ha affermato che proseguirà il suo impegno nel denunciare la repressione che i suoi compagni di lotta stanno subendo nelle carceri di Al-Sissi.
Iran
Lo scrittore e cineasta iraniano Baktas Abtin è stato contagiato per la seconda volta in carcere di coronavirus. È stato trasportato in ospedale, ma è spirato ieri. Abtin, 49 anni, era un poeta e regista di film documentari, noto per la sua opposizione al regime degli Ayatollahe. È stato condannato nel 2019 a 6 anni di reclusione, con l’accusa di: “diffusione di notizie false atte a disturbare la pace sociale e minare lo Stato”. La prova è il testo di una poesia salace che mette a nudo le sofferenze della popolazione a causa del totalitarismo. Il Club degli scrittori iraniani ha accusato le autorità di aver provocato la morte del poeta per la lentezza delle cure e per l’accanimento repressivo. Abtin è stato ricoverato in ospedale soltanto dopo le insistenze della famiglia e quando le sue condizioni di salute erano ormai diventate gravi.
Arabia Saudita
L’associazione per i diritti umani nei paesi del Golfo ALQST, con sede a Londra, ha comunicato che la principessa Basma Bint Saud e sua figlia Sohoud Sharif sono state liberate dopo 3 anni di reclusione. (tweet di ALQST)
La donna è la figlia più giovane dell’ex monarca Saud Ben Abdelaziz. Prima del suo arresto, nel marzo 2019, era impegnata in una campagna per una riforma costituzionale del regno e contro le violazioni dei diritti umani nel suo paese.
Non è mai stata avanzata nei suoi confronti nessun’accusa.
Egitto 2
Uno scandalo sta travolgendo un imprenditore edile e delle comunicazioni molto vicino al regime. Mohammed Amin è stato arrestato con gravi accuse di violenza sessuale su minorenni e traffico di esseri umani. L’impero di Amin è costituito da società di costruzioni, emittenti televisive e quotidiani. Ha istituito a Bani Sueif, a sud del Cairo, un orfanotrofio per dare lustro al suo impegno filantropico. La procura lo accusa di violenza sessuale su due ragazze minorenni ospiti del centro ed inoltre della sparizione di alcuni orfani, con sospetto di un loro illegale trasferimento verso i paesi del Golfo.
Echi dalla stampa araba n. 7
A cura di Francesca Martino
Quali possibilità per il movimento tunisino ‘’Cittadini contro il golpe’’?
Redazione “Al-Araby“*
data pubblicazione: 30/12/2021
Approfondimenti
Afghanistan: quale bilancio dell’esperienza militare italiana?
di Andrea Vento – 28 dicembre 2021 – Gruppo Insegnanti di Geografia Autorganizzati.
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