Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
23 marzo 2022.
Rassegna anno III/n. 081
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Quattro settimane di guerra russa contro l’Ucraina. Stallo nelle trattative. Mosca esclude il ricorso al nucleare e denuncia la produzione ucraina di armi chimiche e batteriologiche, finanziata da Washington. Il sostegno militare italiano promesso da Draghi spacca il governo.
Avviso:
Domenica 27 marzo 2022 ore 18:00 si terrà, in modalità online, l’Assemblea dell’Associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità”. Tutti gli abbonati ed i collaboratori, anche non iscritti, possono chiedere il link per parteciparvi: anbamedaps@gmail.com
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I titoli
Israele: Cinque civili morti in un attacco con auto a Beersheva.
Egitto: Continua la caduta della sterlina egiziana, dopo la svalutazione.
Libia: Riprendono i collegamenti aerei interni dopo due settimane di chiusura dello spazio aereo deciso dal governo decaduto.
Giordania: Bassa affluenza alle urne nelle elezioni amministrative.
Afghanistan: L’ex ministro delle finanze, in esilio negli USA, lavora come tassista.
Le notizie
Israele
Cinque civili israeliani sono rimasti uccisi durante un investimento e accoltellamento ad opera di un palestinese del Negev, anche lui di cittadinanza israeliana. L’attacco è avvenuto a Beersheva davanti a diversi centri commerciali e si è concluso con la morte dell’autore, colpito dalle pallottole sparate da un autista di autobus. Non si conoscono le motivazioni del gesto, ma i parlamentari palestinesi nella Knesset hanno condannato l’azione con dure parole.
Egitto
La sterlina egiziana continua a perdere valore dopo la svalutazione (- 14%) di ieri decisa dalla Banca Centrale. La crisi ucraina ha avuto un doppio effetto sull’economia egiziana: aumento dei prezzi dei carburanti e riduzione della sicurezza alimentare. Il Cairo importa 10 milioni di tonnellate di grano sui 17 del proprio fabbisogno. L’80% proviene da Russia e Ucraina. Il governo ha alzato il prezzo del pane popolare sovvenzionato ed ha fissato il pezzo massimo del pane nel mercato libero. Ma queste misure non hanno frenato i prezzi. È stato avviato uno esperimento pilota per la panificazione con la fecola di patate di produzione nazionale.
Libia
Sono ripresi i voli interni dopo due settimane di interruzione per decisione del governo Dbeiba. Il pretesto della chiusura dello spazio aereo di Tripoli era il sospetto della presenza di droni, che non è stata mai provata. L’intento reale era quello di impedire l’arrivo a Tripoli del premier Basha-Agha, incaricato dal Parlamento a guidare un nuovo governo. Le pressioni internazionali e la rabbia dei cittadini hanno convinto il governo a rinunciare all’ostruzionismo dannoso per l’economia nazionale. Non sono rimasti contenti alcuni capi delle milizie. Nei cieli di Tripoli si sono sentiti spari dell’antiaerea dai tetti di alcune sedi della milizia “Nawassi”, guidata da un ricercato dell’ONU, Mustafa Gaddour.
Giordania
Si sono svolte ieri nel regno le elezioni amministrative per eleggere i consigli comunali e regionali. Dei 4,6 milioni di aventi diritti è andato a votare soltanto il 29,64%. I consigli locali sono stati sciolti un anno fa alla scadenza dei termini di 4 anni dalle loro elezioni, ma il governo non ha fissato subito le nuove elezioni, in attesa della nuova legge elettorale. La scarsa partecipazione al voto è comprensibile alla luce del cambio di ruolo di questi organismi, che adesso non hanno più un compito legislativo politico, ma soltanto di gestione dei servizi.
Afghanistan
L’ex ministro delle finanze di Kabul, Khalid Payenda, nel suo esilio negli Stati Uniti svolge ora l’attività di autista alle dipendenze di una nota azienda di taxi. Dal vertice del potere, al declino e perdita di ogni prospettiva. È la parabola del suo paese, che è finito nel dimenticatoio. Payenda gestiva un bilancio di 6 miliardi di dollari l’anno e ora, crollato il governo sorretto da Washington, non ha nulla di cui nutrire la famiglia rifugiata con lui negli Stati Uniti. “Non mi sento né di qui, né di là”, ha dichiarato al Washington Post.
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