Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
09 giugno 2022.
Rassegna anno III/n. 159
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105 giorni di guerra russa contro l’Ucraina. Nessun accordo sulle esportazioni di grano ucraino. La battaglia per Severodonetsk volge al termine. Bombe russe su un ospedale.
Continua lo sciopero della fame solidale a staffetta per chiedere la liberazione di #AlaaAbdelFattah, attivista egiziano leader delle rivolte di piazza Tahrir, da 69 giorni in sciopero della fame nelle carcere di Al-Sissi. Oggi digiunano: Lorenzo Casini, Paola Colombo, Catherine Cornet, Walter Massa, Simona Franzino e Domenico Massano.
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Titoli
Iran: Spente le videocamere dell’Aiea nei siti nucleari, dopo la votazione al Consiglio dei governatori di una risoluzione contro Teheran.
Yemen: L’inviato speciale dell’ONU a Sanaa per spingere verso un accordo politico.
Sudan: Inizia il negoziato tra civili e militari in assenza dei protagonisti delle rivolte.
Iraq: Colpito con un drone il consolato USA ad Erbil.
Egitto: Calo della sterlina nei confronti del dollaro. Inflazione triplicata al 15%.
Algeria: Sospeso il trattato di cooperazione con la Spagna, per il voltafaccia di Madrid sulla causa Saharawi.
Le notizie
Iran
Il Consiglio dei governatori dell’Aiea ha votato, a stragrande maggioranza, la proposta dei paesi occidentali che chiede all’Iran di ottemperare alle richieste dell’organismo internazionale. Richieste che erano state avanzate dopo una visita del direttore Grossi a Tel Aviv, paese che non aveva aderito al trattato contro la proliferazione delle armi nucleari e di conseguenza non cade sotto le ispezioni dell’Aiea. La risposta di Teheran al voto di Vienna è stata immediata. Sono state tolte le videocamere di sorveglianza installate dall’Aiea in alcuni siti nucleari. Lo ha annunciato il direttore dell’ente iraniano per l’energia atomica, affermando che “non c’è più fiducia nella neutralità dell’Aiea, che sta diventando un braccio tecnico, per mettere in patica pressioni politiche nel negoziato di Vienna”.
Yemen
L’inviato speciale dell’ONU, Hans Grundberg, ha visitato Sanaa per incontrare i capi del movimento Houthi, in merito ai futuri passi da mettere in campo per consolidare la tregua, che è stata prolungata per altri due mesi. Al suo arrivo ha affermato di sperare di riportare buone notizie riguardo la fine dell’assedio a Taez e sul piano economico e umanitario. I due temi sono al centro del negoziato ad Amman tra il governo yemenita sostenuto da Raid e Abu Dhabi e il movimento Houthi. La visita di Grundberg dovrebbe servire a far passi in avanti al negoziato.
Sudan
È iniziato a Khartoum il negoziato tra la giunta golpista e i partiti politici, con l’assenza delle componenti dell’opposizione. Non sono presenti i sindacati, i comitati di resistenza e la coalizione delle forze del cambiamento e per la libertà, che sono le principali organizzatrici del movimento di protesta. Al tavolo delle trattative dirette si sono seduti i militari, i partiti pro-golpe e i movimenti autonomisti armati firmatari dell’accordo di Juba.
Iraq
Ad Erbil un drone è stato lanciato contro il consolato USA in Kurdistan. L’esplosione è stata sentita in tutta la città, ma non si conoscono i danni causati. Fonti della sicurezza sostengono che non ci sono state vittime. La stampa locale, invece, parla di tre feriti. Non c’è stata nessuna rivendicazione, ma è comprensibile che i responsabili non possono essere che le milizie filo iraniane.
Egitto
La sterlina egiziana ha subito un altro crollo nei cambi contro il dollaro, raggiungendo il valore minimo mai raggiunto negli ultimi 5 anni. Ieri è stata quotata a 18,71 sterline egiziane per un dollaro, perdendo circa il 10% del suo valore. La causa del calo è la diminuzione delle riserve in valuta straniera della Banca Centrale. Al 31 maggio, le riserve sono calate a 35 miliardi di dollari con un calo di 2 miliardi rispetto alla fine di aprile. L’inflazione in Egitto ha triplicato la sua media negli ultimi mesi, raggiungendo la cifra del 15%, a causa della guerra in Ucraina.
Algeria
Il governo algerino ha deciso di sospendere il trattato di amicizia, buon vicinato e cooperazione con la Spagna a causa del cambio di posizione di Madrid sulla questione Saharawi. Il trattato è stato firmato nel 2002. Lo scorso aprile, Madrid ha cambiato radicalmente la sua posizione sulla questione dell’ex colonia, appoggiando la proposta marocchina di autonomia all’interno del regno, capovolgendo il precedente sostegno alle risoluzioni internazionali che chiedevano un referendum per l’autodeterminazione. La Spagna ha cambiato la propria posizione cedendo al ricatto di Rabat sulla questione migratoria, permettendo l’accesso a migliaia di migranti di raggiungere le due enclave spagnole in terra d’Africa, Ceuta e Melilla.
Approfondimento
Libertà per Alaa Abdel Fattah
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