Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo
(testata giornalistica. Direttore responsabile: Federico Pedrocchi)
05 luglio 2022.
Rassegna anno III/n. 185
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131 giorni di guerra. Regione russa di Kursk sotto attacco ucraino. Dopo la conquista di Logansk, Putin ordina alle sue truppe di andare avanti. Zelensky presenta alla conferenza di Lugano un piano di ricostruzione per 750 miliardi di dollari.
Continua lo sciopero della fame solidale a staffetta per chiedere la liberazione di #AlaaAbdelFattah, attivista egiziano leader delle rivolte di piazza Tahrir, da 94 giorni in sciopero della fame nelle carceri di Al-Sissi. Anche la sorella, Mouna Seif, ha iniziato 23 giorni fa lo sciopero della fame permanente. Appello della redazione ai lettori ed ascoltatori di Anbamed, per non interrompere la catena, di aderire alla staffetta solidale di sciopero della fame per un giorno.
Oggi digiunano: Anita Paolicchi e Zoe Kandil. Ieri hanno digiunato Enrico e Riccardo De Angelis.
Per maggiori info: http://www.invisiblearabs.com
Il 30 giugno, Anbamed ha spento la seconda candelina. Due anni fa è iniziata questa maratona dell’informazione quotidiana sul Grande Vicino Oriente. Puntuale, completa e senza interruzioni. Agli abbonati del 2022 andranno due quadri donati da Silvia Lotti e Giuseppe Di Giacinto.
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Titoli
Siria: Un accordo tra curdi e Damasco per l’invio di militari governativi nel nord est minacciato dall’invasione turca.
Egitto: Condanna definitiva a 3 anni di reclusione per l’avvocato Sertawi.
Somalia: Sette milioni di persone minacciate dalla siccità.
Sudan: I militari si ritirano dalle trattative politiche.
Turchia: Inflazione record tocca quasi il 79%.
Marocco: La polizia spagnola ha bloccato droni sommergibili per il contrabbando di droga a Gibilterra.
Algeria: Amnistia per i festeggiamenti del 60esimo della Liberazione dal colonialismo francese.
Le notizie
Siria
Le forze democratiche siriane (FDS) e il governo di Damasco hanno rinnovato l’accordo di cooperazione per far fronte all’imminente invasione turca del nord della Siria ad est dell’Eufrate. Un reparto di mille soldati governativi è arrivato a Qamishly, principale città e capoluogo della provincia di Hasaka. L’arrivo dei reparti di Damasco è stato preceduto dalla polizia militare russa costituita da forze speciali elitrasportate. I paracadutisti russi – secondo quanto affermato da un portavoce delle FDS – sono un elemento di garanzia per le due parti che si trovano sullo stesso fronte per combattere la minaccia degli invasori. L’esercito turco ha compiuto ieri un attacco con droni su posizioni dell’esercito siriano a Tal Rifaat. Secondo esperti militari, è una prova per tastare la disponibilità dei governativi a difendere le zone una volta sotto il controllo esclusivo dei curdi.
Egitto
Un tribunale del Cairo ha condannato l’avvocato Sirtawi a 3 anni di reclusione con la solita accusa fotocopia di “diffusione di notizie false”. La condanna diventerà definitiva appena sarà firmata dal presidente Al-Sissi. Infatti questa era l’udienza per il ricorso presentato contro la precedente condanna a 4 anni (del giugno 2021). In Egitto, lo scorso ottobre, il presidente Al-Sissi aveva annullato le misure d’emergenza, ma i tribunali per la sicurezza dello Stato hanno continuato ad applicare le leggi dell’emergenza per i casi già aperti. L’avvocato Sirtawi è membro dell’associazione per la libertà d’espressione e di pensiero (AFTE), che in un comunicato ha condannato la sentenza e ha chiesto al presidente di non firmare il decreto.
Somalia
La siccità ha costretto almeno 300 mila a sfollare dalle loro zone rurali di origine verso la capitale Mogadiscio. Vivono accampati in campi di fortuna, in tende realizzate da vestiti vecchi, che non proteggono né dal caldo né dal freddo. Il dramma è la mancanza di aiuti, né da parte di organismi internazionali, né di enti governativi. Dopo diverse stagioni senza piogge, le loro terre sono diventate aride e gli animali sono morti ed hanno perso tutto. Secondo una responsabile governativa, ogni giorno arrivano a Mogadiscio tra 30 e 50 famiglie di sfollati. L’ente governativo preposto garantisce soltanto l’area dove installare le tende e la fornitura dell’acqua. Un rapporto della presidenza del consiglio dello scorso 25 giugno parla di 7 milioni di somali (40% della popolazione) vivono in pericolo di fame.
Sudan
Il generale golpista Burhan, dopo le dure critiche dell’ONU alla repressione inaudita contro i manifestanti pacifici, ha deciso il ritiro dell’esercito dal tavolo del dialogo nazionale; in realtà mai iniziato. Le forze politiche avevano chiesto il ritiro dei militari dalla politica e la consegna della direzione della fase transitoria ai civili, come da accordi del 2019, al momento della caduta del dittatore Al-Bashir. Burhan ha invitato i partiti a formare un governo civile per la guida del paese. La mossa non va interpretata però come cedimento, ma una sfida, perché nessuno dei provvedimenti del golpe di Stato del 25 ottobre 2021 è stato annullato. Sono ancora in carcere molti politici ed attivisti arrestati in questi 8 mesi e nessuno dei militari assassini è stato processato per i morti nelle piazze sotto i colpi della polizia e dei reparti speciali.
Turchia
L’inflazione continua a galoppare, malgrado le misure introdotte dal governo per limitare gli effetti della guerra in Ucraina. Secondo l’ente di statistica, l’inflazione ha registrato in giugno la cifra di 78,62% su base annua, con un balzo di 4,95% rispetto a maggio. La politica finanziaria imposta da Erdogan sta trascinando l’economia turca verso grandi difficoltà, svalutazione della lira in primis, pagate principalmente dai lavoratori e dagli strati più deboli.
Marocco
La polizia spagnola ha fermato una banda dedita al traffico di droga dal Marocco tramite “droni sottomarini”. La polizia è risalita anche ai produttori spagnoli dei droni, mentre si accingevano a vendere 6 esemplari ad una banda francese di trafficanti di cocaina. Gli aggeggi elettronici telecomandati hanno un’autonomia di navigazione di 30 km e possono trasportare fino a 100 kg di materiale. Il Marocco è il più grande produttore mondiale di hashish.
Algeria
In occasione del 60esimo anniversario dell’indipendenza dal colonialismo francese, il presidente Tabboune ha pubblicato un decreto per l’amnistia che riguarda circa 15 mila detenuti, sia comuni che politici. Riduzione delle pene capitali e ergastolo a 20 anni di reclusione e liberazione per i condannati a meno di 24 mesi. La misura non ha riguardato gli islamisti del FIS e del GIA, che negli anni novanta avevano ingaggiato la lotta armata contro l’esercito per la presa del potere. I festeggiamenti della giornata dell’Indipendenza, il 5 luglio, è caratterizzata quest’anno con enormi avvenimenti culturali e popolari, sotto la parola d’ordine: “Liberazione e cambiamento”. La presidenza Tabboune ha impresso sicuramente una forte sterzata contro la corruzione, ma il dominio dell’esercito sulla politica non è stato scalfito ed i margini di libertà politiche e di opinione sono tuttora limitati.
Approfondimento
IN MEMORIA DI ORHAN DOGAN
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