L’associazione “Anbamed, aps per la Multiculturalità” e la testata giornalistica “Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo” aderiscono alla manifestazione a favore della libertà per Assange e per impedire la sua estradizione negli USA.
Il giorno 11 febbraio dedicheremo un approfondimento sul caso Assange, ch verrà pubblicato sul sito e su tutti i nostri profili social;
Inoltre i nostri soci compiranno una giornata di digiuno e posteranno sui propri profili social una foto con un cartello a favore della sua liberazione. Invitiamo tutti i lettori a partecipare a questa protesta che tocca decine di città di tutto il mondo e denominata Gobale Carneval for Assange.
L’azione è stata lanciata dal Comitato 24hforAssange ed è coordinata in Italia dalla redazione del sito Pressenza. Queste sono le ultime notizie al riguardo: https://www.pressenza.com/it/2023/02/global-carnival-una-nuova-mobilitazione-mondiale-per-assange/
Dalle 11 a mezzanotte GMT dell’11 Febbraio ci sarà di nuovo una diretta trasmessa sul canale YouTube di Pressenza Italia e su quello di Terra Nuova Edizioni.
Ecco il messaggio che ha lanciato l’iniziativa:
Cari amici,
su richiesta di John Rees, organizzatore della catena umana che l’8 ottobre 2022 ha circondato il Parlamento inglese per chiedere la liberazione di Julian Assange, vi proponiamo di sostenere l’iniziativa Night Carnival for Assange lanciata da Don’t Extradite Assange Campaign a Londra sabato 11 febbraio, organizzando azioni simili in tutto il mondo.
Vogliamo tornare al significato antico del Carnevale, quando si sbeffeggiavano i potenti e i loro soprusi con maschere, canti, balli, musica, carri allegorici e cartelli satirici. Tutto questo si può applicare benissimo alla persecuzione attuale di Assange, per esempio indossando maschere che riproducono il suo volto.
Come sempre ci affidiamo alla vostra creatività: qualsiasi tipo di iniziativa è benvenuto, dai flash mob, ai dibattiti, alla proiezione di film sul tema, ma oltre al tono “carnevalesco” vi trasmettiamo anche un’altra richiesta di John Rees: far sentire la pressione internazionale al governo britannico e a quello americano sottoscrivendo la petizione che chiede di fermare la sua estradizione negli Stati Uniti e la lettera al Presidente Biden perché lasci cadere le accuse contro Julian Assange. In questo modo migliaia di firme potranno aggiungersi a quelle già raccolte.
L’11 febbraio le iniziative potrebbero tenersi, dove possibile, nei pressi delle ambasciate e dei consolati del Regno Unito e degli Stati Uniti, con la simbolica consegna delle due lettere, l’invito a firmarle durante l’evento e l’annuncio delle firme totali raccolte fino a quel momento. Nelle altre città saprete senz’altro trovare un luogo centrale e significativo dove far sentire la vicinanza e la solidarietà a Julian e la pressante richiesta di liberarlo.
Vorremmo ripetere l’esperienza della maratona del 15 ottobre organizzando collegamenti in diretta con i diversi eventi e per questo abbiamo bisogno di conoscere entro il 31 gennaio i luoghi e gli orari delle diverse iniziative. Segnalateli scrivendo alla mail 24hAssange@proton.me.
Aspettiamo vostre notizie
Comitato promotore 24hAssange