Per ascoltare l’audio di oggi, 23 aprile 2024:

Anbamed, notizie dal Sud Est del Mediterraneo

(testata giornalistica online fondata da Farid Adly.

Direttore responsabile Federico Pedrocchi)

Rassegna anno V/n. 111 (1362)

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Le notizie

Genocidio a Gaza

200 giorni di aggressione armata contro la popolazione di Gaza. La manovalanza è israeliana ma i finanziatori e armatori sono USA e paesi europei, prima di tutto Germania, GB, Francia e Italia.

Nella giornata di ieri gli attacchi israeliani hanno causato 6 stragi con 54 uccisi e 104 feriti. Per la scorta mediatica dell’aggressione non è stata ancora raggiunta la soglia del genocidio: 34.084 morti e 77.151 feriti ai quali vanno aggiunti 17 mila dispersi.

L’esercito israeliano ha annunciato l’avvio di un’operazione militare di terra nel passaggio centrale che ha istituito per isolare il nord della Striscia, impedire il ritorno della popolazione e vietare l’ingresso degli aiuti umanitari. Secondo la stampa israeliana è l’inizio dei preparativi per attaccare via terra Rafah.

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Ospedali

Altre tre fosse comuni sono state scoperte nell’ospedale Nasser di Khan Younis. Ieri sono stati estratti altri 73 corpi, portando il numero totale a 283. Molte delle vittime sono irriconoscibili, altre hanno la testa sgozzata, come fanno quelli di Daiesh, altri ancora hanno degli organi asportati. Duemila i dispersi. Questi rapporti della protezione civile palestinese hanno preoccupato l’ONU e il portavoce del segretario generale ha sostenuto che è necessaria un’inchiesta internazionale per documentare questi crimini e punire i responsabili. “È necessario un cessate il fuoco, per vedere chiaro in questa vicenda”, ha affermato. Il portavoce dell’esercito israeliano ha detto che accerteremo questi dati. I media fiancheggiatori hanno scritto: “aperta un’inchiesta israeliana”. Falso. Non c’è nessun’inchiesta militare interna su questi crimini dell’esercito israeliano. L’unica valida inchiesta è quella internazionale ed indipendente, ma Israele lo impedisce per non far condannare i propri generali, come nazisti qualsiasi. D’altra parte l’assassino nega sempre il proprio crimine.

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UNRWA

Il rapporto della commissione ONU nominata dal segretario generale per valutare le accuse israeliane, sul coinvolgimento di dipendenti dell’UNRWA nell’attacco del 7 ottobre, ha concluso che non c’è nessuna prova su questo. Le dichiarazioni pubbliche del governo israeliane sono opinioni senza prova a sostegno ed alla richiesta specifica da parte della commissione, non è stata fornita nessuna documentazione ma solo analisi e congetture e non prove. Netanyahu mentiva sapendo di mentire e i paesi che hanno sospeso i finanziamenti all’UNRWA, compresa il governo di destra italiano, sono complici nella carestia che sta colpendo la stragrande maggioranza della popolazione gazzawi.

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Cisgiordania e Gerusalemme est

Un tentativo di investimento intenzionale a Gerusalemme ovest. Tre feriti israeliani. I due autisti del mezzo sono fuggiti a piedi, ma sono stati catturati dalla polizia poco dopo. Non è stata rivelata l’identità dei due attentatori.

Le operazioni di rastrellamento sono continuate in tutte le città della Cisgiordania, particolarmente a Nablus, Jenin, El-Khalil, Tulkarem e Ramallah. 25 arrestati in totale. Metà delle case del campo profughi di Nour Shams, nei pressi di Nablus, sono state distrutte con dinamite e bulldozer, in tre giorni di occupazione militare.

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OLP

Il rappresentante palestinese nella Lega araba, Muhannad Aklouk, ha chiesto la convocazione urgente di un vertice per discutere del genocidio a Gaza, dell’attacco di esercito e coloni israeliani in Cisgiordania e Gerusalemme e del veto USA all’ingresso della Palestina come membro a pieno titolo nell’ONU. Secondo Aklouk il vertice ascolterà una relazione della relatrice ONU, Francesca Albanese.

Israele

Manifestazione davanti alla casa di Netanyahu per chiedere una trattativa seria che porti alla liberazione degli ostaggi.

Sono aumentate le richieste, alle ambasciate straniere in Israele, di secondi passaporti da parte di vecchi e nuovi migranti, anche tra gli stessi coloni. Secondo un’inchiesta giornalistica il numero dei richiedenti nei primi tre mesi di questo anno è 5 volte tanto quello del primo trimestre 2023.

Il ministero degli esteri israeliano ha annunciato di voler convocare gli ambasciatori dei paesi che al Consiglio di Sicurezza hanno votato a favore dell’ammissione della Palestina come membro ONU a pieno titolo. Arroganza diplomatica senza precedenti.

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Libano

Un drone israeliano di nuova generazione con compiti di spionaggio e di attacco missilistico è stato abbattuto dalla contraerea di Hezbollah. Lo ha annunciato il partito libanese lo ha ammesso l’esercito di Tel Aviv.

Si scalda ulteriormente il fronte libano israeliano. Per tutta la giornata di ieri si sono avuti scambi di artiglieria e lanci di droni e missili. L’aeronautica israeliana ha bombardato città e villaggi su tutta la linea di demarcazione. Gli attacchi di Hezbollah con missili teleguidati hanno raggiunto Safad. Il numero dei civili israeliani sfollati dal nord ha raggiunto l’elevato numero di 230 mila persone, ospitati in campi e strutture di raccolta.

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Storia palestinese

Una donna palestinese incinta, Sabreen, è stata uccisa insieme al marito e alla figlia nel bombardamento commesso dalle forze di occupazione israeliane a Rafah, a sud della Striscia di Gaza, sabato notte 20 aprile 2024. I medici sono riusciti a salvare la bambina nel suo grembo, attraverso un taglio cesareo d’urgenza.

La neonata è stata posta in un’incubatrice presso l’ospedale Kuwaitiano di Rafah e sul suo petto è stato applicato un nastro adesivo con la scritta “Figlia di Sabreen Al-Sakani assassinata dagli israeliani”.

La madre è stata assassinata insieme al marito, Shukri Ahmed Al-Sheikh, e alla figlia Malak. Sono morti sotto le bombe degli intensi raid compiuti dall’esercito israeliano su due palazzine nella città di Rafah; nel bombardamento sono morte 19 persone, tra cui 13 bambini, tutti della stessa famiglia.

Il dott. Muhammad Salama, il medico che sta curando la neonata, ha detto che la bambina pesa 1,4 chilogrammi ed è nata con un taglio cesareo d’urgenza e che le sue condizioni sono stabili e stanno gradualmente migliorando.

Ha sottolineato che sua madre, Sabreen Al-Sakani, era alla trentesima settimana di gravidanza.

Uno dei suoi parenti, Rami Al-Sheikh, ha raccontato che Malak (Angela), la figlia di Sabreen, uccisa anche lei nel raid, voleva chiamare la sua futura sorellina “Rouh” (Anima).

La guerra israeliana contro la popolazione di Gaza va avanti incessantemente dall’ottobre 2023, ha causato devastazioni senza precedenti ed ucciso oltre 34.000 civili palestinesi, tra cui più di 14.000 bambini.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) ha dichiarato, due giorni fa, che ogni 10 minuti a Gaza viene ucciso un bambino per mano dei generali israeliani.

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Iraq-Turchia

Un’alleanza contro i curdi. La visita del presidente turco Erdogan a Baghdad e il suo incontro con il premier Soudany hanno questo piano strategico come obiettivo. Lo stesso neo sultano lo ha dichiarato nel suo intervento in conferenza stampa: “Abbiamo elaborato una strategia comune per combattere il PKK e depennare il terrorismo, per accrescere lo scambio commerciale e creare uno spazio economico comune, nell’interesse reciproco”. La Turchia mantiene in territorio iracheno basi militari non concordate con i governi iracheni di Baghdad (nazionale) e Erbil (regionale curdo). L’esercito di Ankara ha bombardato e compiuto operazioni militari in territorio iracheno, dove vivono da decenni, in campi profughi, dei curdi turchi. Per far pressione sul governo di Baghdad, la Turchia aveva chiuso a più riprese gli oleodotti che trasportano il petrolio iracheno ai porti del Mediterraneo ed ha chiuso lo spazio aereo ai voli da e per l’Iraq.

Ieri è stato firmato anche l’accordo per lo sviluppo tra 4 paesi: oltre ai ministri di Iraq e Turchia, anche quelli di Emirati arabi Uniti e Qatar. L’accordo prevede la costruzione di quella che viene chiamata “La via dello Sviluppo”, una linea ferroviaria che collega il Golfo arabo persico con i porti nel Mediterraneo, passando da Iraq e Turchia.

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Notizie dal Mondo

Sono passati due anni, un mese e 29 giorni dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Polonia apre all’installazione di armi nucleari Nato sul proprio territorio. Mosca: “Reagiremo”. Le spese militari nel mondo sono state di 2.443 miliardi di dollari, nel 2023 (Vedi il rapporto Sipra nell’approfondimento)

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